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Torino, dopo lo svantaggio i granata non sanno reagire: i dati dell’era Juric

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Il Torino non vince da situazione di svantaggio da maggio 2022: nell'ultimo triennio percentuali di ko molto alte e appena 2 successi
Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

Quando il Torino va in svantaggio, non vince quasi mai. Lo dicono i numeri della gestione Juric, impietosi per quanto riguarda la capacità di granata di reagire di fronte alle situazioni in cui gli avversari prendono il sopravvento. È successo anche a Bologna, quando un Toro propositivo e meritevole dell'1-0 si è raggomitolato su se stesso dopo l'errore di Gemello e il vantaggio felsineo.

Torino, numeri negativi: la vittoria dopo lo svantaggio manca da maggio 2022, percentuali di ko impietose

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Nella stagione attualmente in corso il Torino si è trovato in 6 occasioni a dover recuperare un momentaneo svantaggio (in ordine di tempo: contro Bologna, Inter, Juventus, Lazio, Roma e Milan). Su 6 chances i granata hanno raccolto 5 sconfitte e 1 solo pareggio contro la Roma (1-1, colpo di testa di Zapata). Percentuale di sconfitta dopo aver subito almeno un gol: 83%. La tendenza, come anticipato, non è nuova ma riprende un aspetto che già era visibile nel campionato 2022-2023. In 38 partite il Toro si è trovato in situazione di svantaggio in 17 occasioni; in queste gare dopo essere stato costretto a inseguire ha raccolto 0 vittorie, 6 pareggi (con l'Empoli recuperando due gol di scarto) e 11 sconfitte in queste gare. Quindi nel 65% dei casi è arrivato un ko, nel 35% un pari; resta la costante assenza di vittorie. Va segnalato anche che le volte in cui granata hanno strappato un punto spesso la differenza l'ha fatta Sanabria, a rete in 4 dei 6 pareggi ottenuti. Per trovare una vittoria da situazione di svantaggio bisogna risalire fino alla stagione 2021-2022. Più precisamente al 1 maggio nella sfida del Castellani tra Empoli e Torino: dopo il gol di Zurkowski, sale in cattedra Andrea Belotti che con una doppietta su calcio di rigore (doppio tocco di mano di Stojanov) fa 1-2 per poi chiudere in bellezza con il tris dell'1-3 su assist di Brekalo. Da allora sono passati quasi 19 mesi, nello specifico 1 anno e 212 giorni: un'enormità. In quel campionato il Torino dovette recuperare dallo svantaggio in 16 gare su 38: ottenne 2 vittorie (oltre a quella sull'Empoli va ricordato anche il successo ai danni della Sampdoria in Liguria, 1-2 firmato dai colpi di testa di Singo e Praet), 1 pari e 13 sconfitte. In percentuale: 81% di sconfitte, 6% di pareggi e 12% di vittorie.

Torino, dopo lo svantaggio il riscatto non arriva quasi mai

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Complessivamente nessuno ha raccolto dal 2021-2022 meno punti del Torino in Serie A da situazione di svantaggio. I numeri dunque parlando di una difficoltà evidente e concreta che il Toro ha avuto negli ultimi due campionati e sta continuando a portarsi dietro anche nella stagione in corso. Un aspetto su cui Ivan Juric in primis è chiamato a interrogarsi. Il croato, dati alla mano, è chiamato a trasmettere con più efficacia una mentalità tale da evitare che i granata al primo cenno di difficoltà (come successo a Bologna) si perdano senza lottare concretamente. Va chiamato in causa infine anche il lavoro della società. Servono giocatori carismatici che riescano a trasmettere carica ai compagni e possano dimostrarsi trascinatori in primis nell'atteggiamento quando le cose girano per il verso sbagliato. Il Torino ha trovato in questo senso come riferimento Alessandro Buongiorno, ma non può essere l'unico modello sotto la voce carisma.

 

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