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gazzanet
"I calci piazzati possono fare la fortuna di una squadra, così come esserne il tallone d’Achille: fare delle palle inattive un punto di forza è sempre vantaggioso per qualsiasi formazioni, di modo da ampliare le occasioni nelle quali rendersi pericolosi ed essere in grado di sbloccare le partite anche attraverso questi fondamentali episodi, quando i match sono giocati sull’onda dell’equilibrio. Lo sa bene il Torino di Ventura che nella passata stagione ha sfruttato alla perfezione queste situazioni, chiudendo il campionato al secondo posto per quanto riguardava le reti segnate su calcio da fermo: ben 15, alla pari della Lazio e dietro soltanto alla Fiorentina a quota 19. Vale quindi la pena confrontare il trend dei granata in questa prima parte di stagione con quello dell’anno passato per verificare eventuali analogie o squilibri.
"Premesso che dal confronto tra reti arrivate su palla inattiva sono esclusi i calci di rigore, paragonando le statistiche emerge come il Torino a questo punto dello scorso campionato avesse segnato esattamente lo stesso numero di gol direttamente da calcio piazzato o sugli sviluppi di esso. La squadra di Ventura era infatti andata a segno cinque volte su palla inattiva, esattamente come accaduto finora in questa Serie A: nel corso di questo campionato ha infatti centrato il bersaglio grosso Moretti direttamente da corner con la Fiorentina, Quagliarella e Zappacosta sono invece andati a segno sugli sviluppi di un calcio d’angolo rispettivamente contro Sampdoria e Genoa. Una menzione speciale va fatta per Bovo: il difensore dal piede fino ha realizzato due reti consecutive, una bellissima su ribattuta da punizione nel derby della Mole, l’altra in coordinazione su corner a Bergamo.
"Nella seconda parte della passata stagione i piazzati, ed in particolare i calci d’angolo, diventarono un vero e proprio punto di forza del Torino che andò a segno con ancora maggiore costanza:grande parte del merito va attribuito al capitano Kamil Glik che a fine campionato avrebbe raggiunto l’impressionante cifra di sette centri (più uno in Europa League) ed arrivati a questo punto aveva messo a segno già quattro reti, delle cinque totali. Nonostante le statistiche finora stiano quindi seguendo la falsariga dello scorso campionato, sarà importante per il Torino sfruttare maggiormente questa soluzione in cui quest’anno i granata danno l’impressione di essere meno pericolosi: ritrovare le torri, il cui massimo esponente è come detto ovviamente il polacco che però è ancora a secco in questa stagione, sarà un punto di partenza fondamentale.
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