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Non è ancora stato raggiunto l’accordo sul contratto d’affitto tra la Fondazione Filadelfia e il Torino. Nella giornata di ieri, il Consiglio d’amministrazione della Fondazione si è riunito per esaminare e valutare la proposta fatta dalla società granata. Al termine della riunione, però, sono saltati fuori alcuni punti poco chiari e per questo motivo la decisione della Fondazione è stata quella di riaggiornarsi a una seduta successiva, previo approfondimento degli aspetti non graditi della proposta del club di Cairo.
Tra le varie condizioni che non convincono il Consiglio, ci sono la durata del contratto d’affitto e la richiesta di creare un punto ristoro aperto al pubblico. La Fondazione spera in un contratto ventennale, ma la società sembra essere un po’ restia a concedergli tutto questo tempo: sarebbe di dieci anni, invece, la durata del contratto proposto dal presidente Cairo. Anche l’idea di aprire al pubblico un locale di ristorazione non sembra piacere molto alla Fondazione. Il punto di ristoro richiesto dal Torino andrebbe aperto sotto la tribuna, ma la Fondazione preferirebbe evitare di aprire un’attività pubblica nell'ambito del primo e del secondo lotto, in quanto va contro i principi del proprio Statuto, e limitare la possibilità di ristoro solo ai giocatori.
Nulla di irrisolvibile, chiaro, ma il Consiglio sperava in qualcosina di diverso, e per questo motivo ha deciso di prendersi qualche giorno per ragionarci su, attendendo che anche il Torino torni sui suoi passi per trovare assieme un punto d’incontro.
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