Torino e il mal di trasferta: la Sampdoria soffre in casa, sarà la volta buona?

Un mese e mezzo dopo è ancora Torino contro Sampdoria. Cambiano gli scenari e la competizione. Ora a giocare in trasferta sono i granata e sarà una partita da dentro o fuori in Coppa Italia. Si tratta di un mix di talloni d'Achille per il Torino. Da un lato ci sono le partite in trasferta e dall'altro una competizione come la Coppa in cui i granata da anni non riescono a togliersi grandi soddisfazioni.

TRASFERTA - A Marassi il Torino potrà provare a invertire due trend negativi. Innanzitutto il rapporto con le partite lontane dall'Olimpico Grande Torino. Fin qui, infatti, la squadra di Juric è una delle peggiori del campionato in trasferta e nella speciale classifica che tiene conto solamente delle partite in esterna sarebbe quartultima a un passo dalla retrocessione. A questo va aggiunto che in Coppa Italia il cammino del Torino negli ultimi anni si è sempre interrotto molto presto. Nelle ultime due edizioni è stato il Milan ad aver eliminato i granata (sempre a San Siro, prima ai quarti e poi agli ottavi), sempre i rossoneri avevano battuto il primo Toro versione Mihajlovic nel 2016 a Milano. Un anno prima era stata la Juventus (avversario della vincente della sfida di giovedì), esattamente il 16 dicembre 2016, ad aver messo fine all'avventura in Coppa Italia dell'ultimo Torino targato Ventura con un sonoro 4-0.

SAMPDORIA - Rimane il fatto che i granata da due anni non rivedono i quarti (traguardo massimo dell'era Cairo). A rendere ancora più interessante la sfida è il fatto che la Sampdoria in casa sta incontrando grandissime difficoltà. In nove partite in stagione ha vinto due volte e perso ben cinque. Numeri decisamente negativi che vanno quasi di pari passo con quelli granata in trasferta. L'ultimo precedente tra le due è stato a Torino lo scorso 30 ottobre e la squadra di Juric aveva surclassato i blucerchiati con un rotondo 3-0. In Coppa Italia i granata dovranno fornire nuovamente una prestazione di buon livello e dimostrare che quella differenza evidente vista poco più di un mese fa c'è tutt'ora. La sfida più grande sarà farlo fuori casa.

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