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gazzanet
"I due presidenti di Torino e Lazio saranno confronto nella giornata di lunedì, quando le due squadre si sfideranno sul campo dell'Olimpico di Roma. I due numeri 1 delle rispettive squadre stanno vivendo due situazioni di classifica diversa, ma la struttura societaria delle due squadre non è poi così differente. Ma, andando per ordine, facciamo un piccolo salto nel passato, per vedere come i due presidenti sono arrivati ad oggi.
"Claudio Lotito ha acquistato la Lazio nel 2004, quando la squadra biancoceleste stava vivendo una situazione veramente complicata dal punto di vista economico, tanto da avere più di 140 milioni di euro di debito. Lotito acquistò la società, con la volontà di riportarla in auge. Un discorso simile avvenne per il Torino, che vide l'arrivo di Urbano Cairo nel 2005, dopo il fallimento della società granata: anch'egli si prese il compito di saldare i debiti che il Toro aveva, con la volontà di tornare in Serie A e creare di nuovo un ambiente di vittorie intorno alla squadra granata. I risultati, per la Lazio di Lotito, arrivarono anche in fretta, dato che nel 2009 la formazione biancoceleste mise in bacheca la Coppa Italia e anche la Supercoppa Italiana. Il Torino ha dovuto attendere qualche anno e l'arrivo di un certo Giampiero Ventura sulla panchina per tornare ai massimi livelli: i granata ottennero infatti una storica qualificazione in Europa League, cogliendo anche altri successi importanti.
"Oltre a questi dati numerici, si può però evidenziare come le società di Torino e Lazio siano simili anche dal punto di vista delle giovanili: le due squadre puntano molto sul proprio vivaio e non a caso sia la squadra biancoceleste (nella stagione 2012-2013) che quella granata (stagione 2014-2015) sono riuscite a cogliere un successo nel campionato Primavera, sfornando tutt'oggi dei talenti importanti (da Barreca per il Toro, fino a Murgia per la Lazio).
"Infine, guardando anche l'organigramma societario delle due squadre, si può capire come si assomiglino molto Torino e Lazio: infatti le due società si possono definire entrambe come "snelle". I granata hanno a capo della squadra, oltre allo stesso Cairo, solamente Petrachi, Comi e Barile: la squadra biancoceleste, invece, si affida a Tare, Peruzzi e Calveri. Tutto questo a dimostrazione che la struttura societaria adottata da Torino e Lazio è in grado di portare le rispettive squadre ad avere una solidità tale da poter puntare, passo dopo passo, ad obiettivi sempre più importanti.
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