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Il Torino nel primo tempo si traveste da Babbo Natale e fa cinque regali enormi al Modena che ringrazia e chiude la prima frazione in vantaggio, nella ripresa la squadra di Bergodi ne restituisce solo uno ma determinante per l'esito della partitaInizia Garofalo che spreca un contropiede tre contro due ritardando il passaggio per poi sbagliarlo consentendo così al Modena di rimanere in partita anche perché il due a zero dopo otto minuti probabilmente li avrebbe stesi.Poi lo stesso Garofalo col contributo di Ogbonna sbaglia il fuorigioco e non segue poi Mazzarani che indisturbato segna il pareggio degli emiliani, qui il vecchio Franco Baresi insegnava che in queste occasioni bisogna ugualmente correre dietro l’avversario con il braccio alzato.Più avanza il tempo e più i regali sono vistosi e Pratali ci mette del suo quando goffamente “cicca” il pallone di testa permettendo a Cani di involarsi indisturbato verso Bassi e di segnare così il raddoppio.Non vuole essere da meno Sgrigna che calcia a lato il rigore del possibile e meritato pareggio, meritato perché pur giocando in dieci il Torino ha subito gol nelle unici due tiri che il Modena, pur disputando una discreta partita, ha fatto verso la porta granata.Si diceva che il Torino ha giocato il primo tempo in dieci, infatti nessuno ha visto in campo Belingheri, tantomeno Lerda che si è dimenticato di lui anche nelle prime due sostituzioni del secondo tempo.Svestiti i panni del Babbo Natale il Torino ha ripreso ad attaccare con ancora più veemenza, mettendo in serie difficoltà la retroguardia emiliana fino al pareggio di D’Ambrosio, per poi continuare a tenere in mano il pallino dell’incontro fino al regalo di Alfonso che dopo aver fatto una buona serie di parate abbozza l’uscita su un corner di Gas e viene infilato per la seconda volta di testa da D’Ambrosio.A questo punto Lerda ristabilisce la parità numerica facendo entrare Zanetti e il Torino porta a casa la vittoria concedendo solo una semi rovesciata a Mazzarani che peraltro Bassi controlla senza difficoltà.Davvero inspiegabile l’involuzione di Belingheri che a Torino non è mai riuscito a rendere come nelle squadre precedenti; a sua parziale discolpa si può dire che non è l’unico, anzi nella storia del Torino Fc probabilmente almeno due giocatori su tre a Torino hanno fatto peggio che da altre parti.Perché è rimasto in campo? Quando è entrato Gasbarroni probabilmente Lerda non se la è sentita di metter quest’ultimo come trequarti avendo due esterni che non sono propriamente degli attaccanti, però quando ho visto Stevanovic a bordo campo ho pensato che fosse il “Gerrard di Ascoli” a lasciargli il posto sia perché Lazarevic stava mettendo in difficoltà gli avversari sia perché il serbo può giocare anche da seconda punta.Davvero dispiace che questo ragazzo non riesca a ritagliarsi un ruolo da protagonista con la maglia granata che forse è troppo pesa per lui.Continua così la serie positiva arrivata a cinque partite, serie positiva che permette al Torino di agganciare il sesto posto, che poi la vittoria sia arrivata senza Bianchi sta a significare che il capitano è importante, molto importante ma non indispensabile, come non dev’essere nessun giocatore in una squadra di calcio.
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