Il Napoli con le big fa male, lo dicono i risultati, ma con le piccole domina e convince. Il Torino, al contrario, con le squadre al suo livello trova enormi difficoltà (e la partita contro il Bologna ne è l'ennesima dimostrazione), mentre contro le grandi riesce a ben figurare. Senza troppi giri di parole, Napoli e Torino sono due squadre agli antipodi.
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Torino e Napoli, due squadre agli antipodi per mentalità e difficoltà
Focus / I ragazzi di Gattuso si esprimono meglio con le piccole, mentre quelli di Giampaolo con le grandi: c'è da aspettarsi la miglior versione di entrambe
NAPOLI - I partenopei sono una squadra costruita da anni per fare possesso palla. Un 'retaggio culturale' che si portano dietro dai tempi di Benitez prima e Sarri poi. Ora c'è Gattuso, che l'anno scorso - quando era subentrato in corsa - aveva consolidato la fase difensiva. Raggiunto questo obiettivo e rese più solide le difese partenopee, il tecnico ha riportato il Napoli nella sua dimensione, quella della squadra che propone gioco, mantiene il possesso e fa divertire. Insigne e compagni sono perfetti per questo abito. In questa stagione, però, ha dimostrato di avere alcuni limiti. Contro le cosiddette big del campionato la squadra di Gattuso fatica. I ritmi si alzano, così come il pressing degli avversari e il Napoli non riesce a essere incisivo come contro le più piccole.
"TORINO - Per questo contro il Torino c'è da aspettarsi il miglior Napoli. Allo stesso tempo i ragazzi di Gattuso dovranno aspettarsi il miglior Toro. La squadra di Giampaolo - come ha ammesso lo stesso tecnico - contro le grandi gioca meglio perché deresponsabilizzata. E la controprova è arrivata a Roma. Fino all'espulsione di Singo i granata stavano facendo molto bene e colpivano con facilità i giallorossi in contropiede. Chiaro che molti problemi rimangono e allo stadio Maradona la squadra granata verrà messa alla prova. Per entrambe le squadre fare bottino pieno domani è fondamentale. Il Napoli deve rimanere aggrappato al treno Champions, il Torino provare ad accorciare sulle concorrenti per la salvezza, perché una cosa è già certa: il Natale granata sarà in zona retrocessione.
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