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Identità e carattere: il Toro ha ancora molta strada da fare

Nikhil Jha

Day after / I granata tornano dal match contro gli azzurri con un'unica certezza: al momento questo non basta a raggiungere gli obiettivi prefissati

"Si era detto che questo Toro, completamente rivoluzionato dalla recente sessione di mercato, avrebbe avuto bisogno di tempo per assestarsi e trovare la quadratura del cerchio per puntare credibilmente al traguardo massimo fissato per questa stagione: la qualificazione in Europa League. Indubbio che i granata abbiano ancora del credito da spendere in questi termini; altrettanto indubbio, però, che la strada imboccata non sia ancora quella che in molti si aspettavano solo qualche settimane fa. Il Torino, infatti, dimostra di avere ancora molto lavoro da fare, sia nella costruzione della propria identità sia nel affermazione di un carattere vincente.

"Dopo una prima frazione che, soprattutto dalla mezz'ora in avanti, ha visto i granata spingere con coraggio e convinzione verso la porta di Skorupski, nel secondo tempo la convinzione granata si è sciolta come neve al sole, abbandonando la presa decisa sull'incontro che aveva condizionato la partita fino ad allora: la squadra si è allungata sensibilmente, non riuscendo più a costruire una manovra fluida  e venendo a mancare nei suoi interpreti più importanti, da Valdifiori a Iago Falque. A dimostrazione che il Toro non è ancora ciò che deve essere, o perlomeno non lo è ancora al 100%. A tratti la squadra è parsa perdere la propria identità e ritrovarsi a vagare per il campo non come un sol uomo, ma come 11 giocatori ancora troppo confusi.

"Ma i problemi del Torino risiedono anche nella testa dei propri effettivi, che hanno evidenziato ulteriormente la difficoltà di imprimere il proprio ritmo alla partita, soprattutto se orfani del condottiero Mihajlovic. I granata, nei momenti di difficoltà, non sono sembrati avere l'inerzia caratteriale di cambiare senso alla partita, continuando l'involuzione partita a seguito del match contro il Milan - che non si era pareggiato soltanto per l'errore di Belotti dal dischetto - ed evidenziata dalla rimonta ingenua subita a Bergamo contro l'Atalanta. Il Toro aspetta ancora la scossa giusta proprio dai suoi elementi di maggior talento, nel frattempo galleggia in classifica tra Cagliari e Pescara: nei prossimi match - e il turno infrasettimanale permetterà di dare molte risposte in poco tempo - bisognerà migliorare ancora sotto tanti aspetti.