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Torino-Empoli 1-2, D’Aversa: “Che personalità contro i primi della classe”

Redazione Toro News

Il tecnico dell'Empoli è poi intervenuto anche in conferenza stampa dove ha risposto alle domande dei giornalisti presenti allo stadio.

Quanto è soddisfatto considerando che nella formazione titolare c’erano molti ragazzi della Primavera?“Negli undici iniziali c’erano quattro ragazzi del settore giovanile. Quando ci sono delle partite così ravvicinate, per il raggiungimento del nostro obiettivo in campionato che è quello di salvarsi, un allenatore ha bisogno di tutti e vuole vedere risposte, anche magari da chi ha giocato di meno pure per degli infortuni. Sapevo che i ragazzi avrebbero fatto una buona prestazione. Venire a Torino e battere una squadra che al momento è prima in classifica in A è gratificante per i ragazzi che lavorano con me dal primo giorno del ritiro. Sono ragazzi che lavorano con noi dall’inizio e li ritengo elementi della prima squadra perché sono sempre con me a faticare duramente. Un giusto premio per i ragazzi e per il club che crede nel vivaio e nei giocatori italiani. Questa sera va a completarsi un lavoro che la società porta avanti da tempo e io sono ben felice di lavorare con i giovani. Sottolineo però anche la prestazione di Pellegri e De Sciglio, che non giocavano da tempo, soprattutto Mattia che era fuori da un anno e mezzo. Significa che questi giocatori stanno lavorando bene”.

Si aspettava un Torino così nel primo tempo?“Io mi aspetto sempre che la squadra avversaria possa avere difficoltà perché andiamo in campo per quello. Più che demeriti del Torino bisogna dare meriti ai ragazzi dell’Empoli che hanno giocato con determinazione, compattezza e voglia di portare a casa il risultato fino al 95’. Considero il risultato giusto per come i ragazzi hanno giocato con personalità, non è facile venire qui a Torino e giocare così. Il Torino è una grande squadra con grandissimi giocatori, ma quando si incontrano ragazzi determinati con fame di confrontarsi con gente che può essere ritenuta più forte, nel calcio non c’è nulla di scontato”.

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