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LE VOCI

Torino-Empoli 1-2, Vanoli in conferenza: “Non ci saranno ripercussioni”

Redazione Toro News
Le parole del tecnico dopo la gara di Coppa Italia

Al termine della sfida di Coppa Italia tra Torino ed Empoli, dopo le interviste alle televisioni, il tecnico granata Paolo Vanoli è intervenuto anche in conferenza stampa. Queste le sue risposte alle domande dei giornalisti presenti al Grande Torino e accreditati al seguito delle due squadre.

Una serata strana, nel primo tempo eravate irriconoscibili, cosa è successo? “Non sono d’accordo, la mentalità c’è stata. E’ mancato il ritmo di gioco. Quando vuoi diventare padrone della partita è determinante. Nel primo tempo sono mancate giocate semplici e veloci, ma anche la pazienza. A volte la scambi con l’abbassare il ritmo ma non è la mia idea. Abbiamo fatto fatica a trovare Linetty che era quasi sempre libero, con i centrocampisti abbiamo avuto poca personalità nel guardare avanti. Nel secondo tempo ho pensato che la cosa più giusta fosse cambiare modulo. Ci tenevamo tanto alla Coppa Italia. Sono cose che in un percorso succedono. Ci dispiace”.

Deluso dai giocatori ai quali ha dato fiducia a inizio gara? La partita testimonia che la rosa del Toro è un po’ corta? “Non sono d’accordo. Non sono deluso, ma voglio di più perché sono giocatori che possono dare di più. Penso che servono 22 giocatori, non solo 11. Ho bisogno di spirito per andare oltre e si è visto in Njie quando è entrato”.

Tra le cose positive sicuramente c’è Adams. Hai cominciato con lui e Karamoh ma le cose sono andate meglio col tridente. “Come ho detto sempre, ho quattro attaccanti bravi, cinque con Njie che è un giovane interessante. È giusto sfruttarli e motivarli tutti dando le stesse opportunità. Il primo tempo non è dipeso dalle punte, è tutto il contesto che ci ha visto andare troppo lenti. Nel secondo tempo è andata meglio, anche Pedersen ha fatto un grandissimo secondo tempo. Diciamo che quando dobbiamo fare la partita, come si è visto anche col Lecce, non siamo bravi ad avere pazienza e a trovare il buco giusto. Sono cose che possono succedere in un processo, ma sicuramente siamo dispiaciuti”.

Linetty ha portato troppa pressione individuale in occasione del gol dell’1-0? “Per me non era una pressione individuale. Il problema è che non puoi arrivare a duemila all’ora e farti saltare con un passaggio. A volte è successo questo ma in una azione secondo me non siamo stati bravi a rimediare a questo tipo di errore. Può capitare di farsi saltare ma il compagno dopo mi deve aiutare. In questo modo di difendere non siamo ancora bravi. L’ho detto anche a Karol, a volte si deve anche saper temporeggiare o mettere davanti il corpo. Ma in ogni caso si poteva rimediare. Non si può pensare che la colpa sia di un solo giocatore”.

Dembele è stato troppo distratto in occasione dell’1-2? “I risultati sono frutto di un discorso collettivo. Sulle palle inattive è già il secondo gol che prendiamo, col Verona era successo su uno schema su cui siamo stati poco attenti e Dembele non c’era. Bisogna essere più cattivi sapendo che sei alla fine della partita. Oggi siamo stati eliminati, e in campionato si possono perdere punti. Sono dettagli che possiamo migliorare”.

Da questa sconfitta cosa imparate? “In un percorso ci possono essere delle buche, noi stasera ne abbiamo presa una, dobbiamo andare avanti”.

Sosa ha giocato nei tre dietro, quanto sta lavorando sulla duttilità dei singoli? “La difesa l’abbiamo completata in ritardo e c’è molto da lavorare. Borna ha lavorato come braccetto perché dovevamo recuperare un risultato e serviva qualcuno che potesse sfruttare il piede forte da quel lato. Ma quando parlo di fase difensiva non la individuo mai in un solo elemento”.

Maripan si è inserito bene, è una nota positiva? “Assolutamente. Coco stasera l’ho provato a sinistra, nella mia intenzione iniziale volevo dargli meno minutaggio perché avevo paura potesse succedere qualcosa. Maripan può darci una mano sotto tutti i punti di vista”.

Njie è la nota positiva della serata? Karamoh invece lo vede punta centrale nonostante fatichi negli spazi stretti? “Njie è un ottimo giovane, mi è piaciuto come è entrato. Ha avuto il giusto spirito, è quello che voglio vedere in un ragazzo giovane. Lavora con noi da inizio stagione e merita spazio. Su Karamoh, penso che possa giocare al centro come seconda punta, con l’attacco alla profondità come vorremmo noi. Chiaro che deve imparare a dialogare con l’altro attaccante giocando con meno tocchi. Ma sono meccanismi che dobbiamo migliorare, ci sta”.

Un altro gol preso nei minuti finali, come lo analizza? “È un problema di concentrazione. Su un calcio d’angolo così pretendo più attenzione. È uno step di mentalità, bisogna crescere in queste cose per fare qualcosa di importante. Siamo delusi perché ci tenevamo tanto alla Coppa Italia”.

Questo passo falso può avere ripercussioni in campionato? “Sicuramente no, siamo appena all’inizio, siamo uno spogliatoio umile. E’ un momento in cui i nostri tifosi possono gioire per la classifica ma noi dobbiamo pensare al nostro percorso. Alziamo la testa, sappiamo che dobbiamo migliorare”.