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SALERNO, ITALY - FEBRUARY 07: Simone Verdi of US Salernitana celebrates after scoring the 1-0 goal during the Serie A match between US Salernitana and Spezia Calcio at Stadio Arechi on February 07, 2022 in Salerno, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Il Torino ritrova la Salernitana dopo il match dell'andata vinto 4-0 all'Olimpico Grande Torino. Allora i ragazzi di Juric fecero passare un bel pomeriggio ai propri tifosi. In quella domenica di settembre segnarono Sanabria e Bremer e nel finale arrivò un doppio tap-in vincente di Pobega e Lukic. Il Toro era una squadra che acquisiva consapevolezza e fiducia. Sabato sera la situazione sarà capovolta. I piemontesi non vincono da più di due mesi e i campani sono in netta ripresa da dopo l'arrivo di Nicola. Tra questi il principale è il tecnico, persona molto legata ai colori del Toro. Indimenticabile è per i tifosi la rete contro il Mantova decisiva nei playoff del 2006. Nicola ha anche guidato il Toro alla salvezza l’anno scorso, riuscendo a ottenere una salvezza non certo scontata.
LA VALORIZZAZIONE DI VERDI - Ma anche tra i calciatori ci sono eccellenti ex. Verdi è tra questi il volto di copertina anche perchè è ancora di proprietà del Toro, essendo a Salerno solo in prestito secco. A Torino ha disatteso le aspettative e l'enorme investimento fatto su di lui dal presidente Cairo. Arrivato per essere determinante, non è mai risultato decisivo. Pur avendo per lunghi mesi la fiducia dei vari allenatori (a Torino 6 reti e 15 assist in 72 presenze), non è riuscito mai ad imporsi con forza dimostrando di valere i 25 milioni di euro spesi per portarlo via da Napoli nel 2019. L'arrivo a Salerno all'ultima in classifica con la formula del prestito secco è un chiaro segnale che l'esperienza in granata non è andata come si sperava. In Campania sembra, però, che stia tornando lentamente in buona condizione psicofisica. Già alla prima partita all'Arechi ha segnato due reti su punizione contro lo Spezia (il match terminò 2-2). Nelle partite successive non è andato più in rete nè ha fornito assist, ma è stato comunque artefice di buone prestazioni a fianco di compagni del calibro di Perotti e Ribéry. Nicola sta facendo un ottimo lavoro per la sua squadra e per Verdi, dandogli quella continuità che era mancata con Juric. Il Torino sarà il primo a sperare che il giocatore di origini pavesi faccia bene e si valorizzi: sullo sfondo c'è un contratto sino al 2023 che ben difficilmente sarà rinnovato e l'estate 2022 deve essere quella buona se si vuol cedere il giocatore a titolo definitivo.
GLI ALTRI EX TORO - C'è anche un altro ex che sta dando una mano non indifferente a mister Nicola ed è Bonazzoli. L'attaccante in prestito dalla Sampdoria ha già gonfiato la rete ben 7 volte quest'anno. A Torino si era distinto per applicazione ed è rimasto nella memoria il gol decisivo nel febbraio del 2021 per la rimonta da 3-0 a 3-3 sul campo dell'Atalanta. Ma nel complesso non ha lasciato il segno, faticando sempre a trovare il posto da titolare. Curiosamente, l'ex Inter con Nicola rimaneva spesso a guardare, mentre è partito titolare in tre gare su cinque sotto la gestione del tecnico piemontese. Per Bonazzoli la doppia cifra in campionato non è un traguardo impensabile e contro il Toro proverà a segnare il classico gol dell'ex. Il Toro peraltro è stato colpito in questa stagione per tre volte da ex granata, sempre su rigore: Immobile (Lazio), Aramu (Venezia) e Quagliarella (Sampdoria). Infine c'è ancora un ex importante, che è Obi. Il centrocampista nigeriano ha giocato all'Olimpico Grande Torino dal 2015 al 2018. Non è mai stato un titolare inamovibile a causa dei frequentissimi infortuni ma ha comunque dato il suo apporto alla causa. Questa è per lui la prima stagione a Salerno dopo quattro anni al Chievo.
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