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Torino, fascia destra senza un padrone: in 4 si contendono la titolarità

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Quattro alternative per un solo posto: folta la concorrenza per il posto da esterno destro e adesso la palla passa a Vanoli
Simone Napoli

Dopo il casting e le lunghe trattative per portare all'ombra della Mole un esterno sinistro di piede che mancava da molti anni, casting e trattative poi andate in porto con l'acquisto di Borna Sosa dall'Ajax, il Torino ha però perso il titolare sulla corsia opposta, quella designata per creare una soluzione in più all'attacco granata. Bellanova infatti garantiva questo: corsa, sacrificio su entrambe le fasi, spinta e tante occasioni da gol create. Con la sua cessione il Toro ha perso una pedina essenziale del suo scacchiere, ma in casa si è ritrovato 4 soluzioni alternative che si spera possano sopperire alla partenza dell'ex esterno destro granata.

In 4 per una maglia e Vojvoda torna nel suo ruolo naturale

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Se un anno fa i ballottaggi riguardavano solo la corsia mancina, oggi il riscorso è totalmente ribaltato: Borna Sosa nella prima apparizione a Venezia ha conquistato la fiducia di Vanoli e con la Croazia ha messo minuti nelle gambe correndo verso la condizione atletica ottimale, questo sposta i dubbi sulla corsia destra. Dai tempi di Darmian fino a Bellanova, passando per Zappacosta e Singo, la corsia di destra ha avuto un padrone indiscusso, oggi invece toccherà a Vanoli stilare una gerarchia o scegliere il titolare a seconda della partita: Lazaro, il nuovo acquisto Pedersen, Dembele e Vojvoda si contendono la maglia da titolare. Il kosovaro con l'arrivo di Walukiewicz e Maripan dovrebbe tornare a giocare nel suo ruolo naturale di esterno destro - ruolo in cui è stato impiegato nella vittoria contro l'Atalanta -, Lazaro, dopo due anni in cui è stato relegato sulla corsia sinistra, è tornato contro il Venezia a giocare nella sua posizione preferita, Pedersen è stato comprato apposta per sostituire Bellanova, ma ad oggi appare molto acerbo e non ancora pronto per prendersi il posto da titolare, infine troviamo Ali Dembele che ha trovato minuti nelle ultime due gare e gode della stima di Vanoli avendolo avuto come allenatore lo scorso anno a Venezia.

Nella testa di Vanoli: Lazaro il più offensivo, Pedersen sinonimo di equilibrio

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Senza un vero e proprio titolare il tecnico del Torino Paolo Vanoli dovrà scegliere partita per partita il titolare, anche a seconda delle caratteristiche dell'avversario. Lazaro, Vojovoda, Pedersen e Dembele rappresentano infatti 4 alternative molto diverse fra loro e l'allenatore granata potrebbe sfruttarne le caratteristiche nel migliore dei modi. Valentino Lazaro rappresenta la soluzione più offensiva e che garantisce più spinta in attacco e col suo destro educato sarebbe il maggior indiziato dei 4 a poter fornire una garanzie di palloni ai due attaccanti. Vojvoda invece sarebbe la soluzione più contenitiva, non è un caso se proprio lui è stato scelto per diventare il possibile nuovo braccetto destro del terzetto difensivo. Pedersen non spicca in nessuna delle due fasi, ma è il norvegese è uno che lotta e che si sacrifica garantendo equilibrio in entrambe le fasi. Per ultimo invece troviamo Dembele: il classe 2004 è anche un buon difensore - nelle prime due apparizioni Vanoli lo ha impiegato come braccetto - ma ha gamba e con la sua corsa potrebbe avere una marcia in più nei finali di partita. La palla passa ora a Vanoli: toccherà al tecnico scegliere l'esterno destro titolare, già dalla gara di domenica contro il Lecce.

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