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Torino, fiducia confermata in Bremer. Ma stop ai falli di mano

Luca Sardo

Focus On / Il difensore brasiliano sta crescendo molto al fianco di Izzo e Nkoulou, ma i due rigori a causa del suo tocco con la mano concessi a Parma e Verona (seppur severo) non sono un caso

Gleison Bremer sta crescendo e su questo non ci piove. Il Torino e Walter Mazzarri stanno riponendo molta fiducia nel difensore brasiliano che la sta ripagando con ottime prestazioni. Suo ad esempio è stato il gol decisivo a Genova contro i rossoblù, che ha permesso ai granata di tornare a casa con il bottino pieno. Non solo, è poi arrivata una grande prestazione in casa della Fiorentina e anche col Verona dal punto di vista difensivo non aveva sfigurato

CRESCITA - Complici anche gli infortuni di Lyanco (QUI i dettagli) e Bonifazi che proprio ieri è tornato ad allenarsi con il resto del gruppo (QUI i dettagli), Gleison Bremer sta trovando continuità e i risultati si vedono a vista d'occhio. Il difensore brasiliano sta crescendo molto al fianco di Izzo e Nkoulou , tant'è che ha scalato le gerarchie di Walter Mazzarri scavalcando Djidji, che ad inizio stagione si pensava fosse lui tra i principali indiziati per il posto da titolare. Il numero 36 granata è esploso e sta facendo vedere a tutti le due qualità. Contro la Spal molto probabilmente toccherà di nuovo al brasiliano scendere in campo dal 1', giocando al fianco di Izzo e Nkoulou.

BRACCIA LARGHE - Seppur involontariamente, il numero 36 granata è già stato autore di due rigori concessi a sfavore dei granata per un tocco con il braccio nella trasferta di Parma persa 3-2 (in cui il difensore rimediò il secondo cartellino giallo e fu espulso al 29', lasciando il Torino in 10 per più di un'ora) e nell'ultimo match contro l'Hellas Verona. La scorsa giornata fu proprio Bremer a toccare con il gomito il pallone in area di rigore: con una decisione che ha destato tantissimi dubbi (QUI i dettagli), l'arbitro La Penna decise per il penalty e Giampaolo Pazzini portò dunque il risultato sul parziale di 3-1. Queste due circostanze sicuramente non sono un caso e il brasiliano dovrà migliorare anche sotto questo aspetto: ora con la Var e le nuove regole sui tocchi con il braccio in area di rigore, i giocatori dovranno evitare di concedere al Direttore di gara anche il minimo dubbio e l'unico modo per evitare rischi è tenere le braccia dietro la schiena quando si fronteggia un cross come quello di Faraoni. E' un altro step che Bremer deve fare nel percorso, ben avviato, per diventare una certezza di questo Torino.