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"Partita dura e difficile da gestire per Gianpaolo Calvarese, aribitro di Torino-Fiorentina, sia dal punto di vista dei contrasti sia da quello degli episodi: nel primo caso il fischietto di Teramo ha tenuto un metro duro, lesinando i cartellini quando forse poteva essercene bisogno, come accade nel 17' del primo tempo a Rossettini, reo di avere fermato Borja Valero in maniera dura e in ritardo, peraltro a pochi minuti da una prima infrazione sempre sullo spagnolo.
"Proteste di Sousa sul gol del vantaggio granata, con Iago Falque che, dopo un rimpallo, si vede la palla carambolare prima sul corpo e poi sulla mano. La posizione innaturale del braccio - che ha di recente sostituito la volontarietà come criterio di assegnazione del fallo - è da escludere, così come il pensiero che il calciatore abbia potuto processare così in fretta tutte le variabili e guadagnando in maniera scorretta dalla situazione di gioco. Bravi gli assistenti nelle chiamate di offside: sempre nel primo tempo il palo di Kalinic sull'uscita di Hart è viziato da un fuorigioco ben notato dall'assistente, molto attento in questo genere di situazione. Al 36' è giusto il giallo per Castan, che ferma ancora Borja Valero in ripartenza.
"Nel secondo tempo giuste le ammonizioni sanzionate a Sanchez e Salcedo, mentre andava fermato Borja Valero per offside sul tiro che ha impegnato Hart. Giusto invece non fermare Benassi nell'azione del raddoppio granata, visto che Iago Falque lo pesca con i tempi giusti e Tomovic sale in ritardo, consentendo all'Under 21 di battere a rete. Sbagliato, invece, non dare rigore su Belotti al termine del match: il Gallo ne avrebbe meritati due nel giro di pochi secondi, il primo, più netto, per il contrasto di Milic, il secondo per una spinta di Zarate. Volendo essere maliziosi, il volere restare in piedi a tutti i costi non ha fatto il gioco dell'attaccante granata, ma questa voglia di lottare in un giocatore del Toro è ciò che piace di più.
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