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gazzanet
"Moduli diversi per squadre diverse: c’è coerenza, in un certo senso, nello scontro atipico dal punto di vista tattico tra Torino e Frosinone, in programma all’Olimpico di Torino.
"C’è coerenza prima di tutto da parte dei due tecnici, tacciati spesso di mero “idealismo”, per la loro testardaggine nel rincorrere la perfezione tattica con un modulo di riferimento, costruendo la squadra intorno allo schieramento, e non viceversa. Il 4-4-2 di Stellone, in effetti, è un bel mix di agonismo e spensieratezza, con giocatori mediamente dalla scarsa tecnica (tolti Soddimo, Gori e Dionisi), ma dalla grande, grande, affidabilità tattica. Le due punte Dionisi e Ciofani si completano molto bene e sanno lavorare insieme senza sbilanciare la squadra, così come gli esterni riescono ad essere degli efficaci tuttocampisti. Il punto debole è forse il filtro in mediana, dove però l’ottimo Sammarco si è più volte dimostrato decisivo, oltre che una difesa rivedibile soprattutto sulle corsie esterne, dove né Tonev ne Crivello partono all’altezza della ctegoria.
"Coem sconfiggere un modulo così ordinato? Sorprendendo. Abbiamo visto il Napoli - al di là della bontà tecnica individuale - fare male a Diakitè e compagni verticalizzando tra le linee e giocando veloce il pallone. Il 3-5-2 di Ventura dovrà fare proprio questo, proporre un gioco verticale per mandare in porta gli attaccanti con rapidità ed efficiacia, e in questo senso, un’eventuale presenza di Immobile - mago nell’attaccare la profondità - potrebbe essere decisiva.
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