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Torino, Giampaolo e il trequartista adattato: il precedente Suso preoccupa

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 
Focus on / Il trequartista al momento non è una priorità: Verdi o Berenguer o Falque adattati. Ma al Milan Suso fuori posizione fu un flop

Al Torino non c’è un vero e proprio trequartista, ma nel 4-3-1-2 di Marco Giampaolo il trequartista, come il regista (altro anello della catena mancante in casa granata) è imprescindibile. Il tecnico del Torino sta lavorando per adattare al ruolo Simone Verdi (il primo della lista), Alex Berenguer e Iago Falque. Il primo rimarrà certamente sotto la Mole, mentre gli altri due hanno delle richieste dal mercato e si capirà più avanti se resteranno o meno (LEGGI QUI DI FALQUE).

ULTIMO DELLA LISTA - Nel caso in cui sia Berenguer che Falque continuassero la propria avventura al Torino, quasi sicuramente il responsabile dell’area tecnica granata Davide Vagnati non porterà in granata un trequartista. Già oggi per come è composta la rosa il trequartista è l’ultima delle priorità: sul taccuino di Vagnati, infatti, si trova sopra a tutti il regista, seguito da un difensore centrale in caso di partenza di Armando Izzo e Lyanco e da un attaccante (da valutare anche in questo caso la situazione di Simone Zaza). Eppure, come detto, il trequartista è stato il giocatore che ha sempre fatto fare la differenza alle squadre di Giampaolo, basti pensare al suo Empoli e alla sua Sampdoria. Ma ben più importante, e allo stesso tempo preoccupante per il Torino, è il precedente al Milan dell’allenatore abruzzese. Nella passata annata, difatti, fu costretto a riadattare Suso nella posizione di trequartista. Risultato? Un mare di critiche, un’involuzione dello spagnolo e scarsissimi risultati.

SUSO CAMPANELLO D’ALLARME - A meno di 10 giorni dall’avvio del campionato è giusto, quindi, fare tale considerazione, visto che il recente precedente è ingombrante. Il fallimento del riadattamento di Suso a trequartista può risuonare nella testa del Torino come un forte campanello d’allarme, considerato che anche quest’anno la direzione imboccata sembra essere quella di posizionare fuori ruolo o Verdi o Berenguer o Falque senza pescare dal mercato un trequartista puro. A Milano la questione Suso tenne banco per parecchie partite e poi Giampaolo, già bersagliato da tifosi e stampa, provò a cambiare modulo ma dopo appena sette giornate fu allontanato. Ciò non vuole far scattare il segnale di pericolo, ma è auspicabile quanto meno una riflessione in casa Torino tra Giampaolo, Vagnati e il presidente Urbano Cairo per non trovarsi dopo il 5 ottobre con una grossa grana difficilmente risolvibile se non con un cambiamento radicale del sistema di gioco.