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Torino, grinta e qualità: Parigini entra e “ribalta” il Frosinone

Nicolò Muggianu

Focus on / L'Olimpico si gode il prodotto della cantera granata, ora Mazzarri ha una carta in più

Mazzarri chiama e Parigini risponde. Quella di ieri è stata senza dubbio una notte magica per il prodotto del settore giovanile del Torino, riuscito finalmente a ritagliarsi uno spazio da protagonista all'Olimpico dopo anni di attesa e di duro lavoro. Un'ottima prestazione la sua, capace di "ribaltare" in pochi minuti la retroguardia del Frosinone con accelerazioni improvvise. Non a caso è suo l'assist sul gol-vittoria di Berenguer, così come è suo il passaggio geniale che aveva aperto la porta a Lukic in contropiede. Segnali di crescita riconosciuti e ripagati con gli applausi da parte dei tifosi del Torino, soddisfatti di vedere tra i protagonisti della propria squadra del cuore un prodotto della cantera. Ora la conferma in Under 21, per dimostrare a tutti che quello contro il mister che lo aveva cresciuto nel settore giovanile granata (Moreno Longo n.d.r.) non è stato uno squillo fine a sé stesso.

GRINTA - La gara di Verona aveva già fatto emergere l'importanza dei cambi, con il tecnico granata che aveva dichiarato a più riprese: "Chi subentra deve fare meglio di chi viene sostituito". Messaggio colto da tutti. Ma soprattutto da Parigini, inserito nel momento nevralgico della partita (risultato fermo sul 2-2) e in grado di spaccare in due la gara con le sue accelerazioni sull'out di destra. Un cambio programmato nel corso della settimana con Mazzarri che, consapevole delle qualità e della velocità del classe 1996, sapeva che avrebbe potuto mettere in difficoltà uno stanchissimo Molinaro. Ed è questo che di fatto si è visto in campo: Hallfreðsson e lo stesso Molinaro tagliati fuori dalle accelerazioni del prodotto del settore giovanile granata e Torino spesso in superiorità numerica in attacco.

FIDUCIA - Il risultato? E' solo questione di minuti, ma alla fine il gol arriva. Discesa irresistibile di Parigini sulla destra, dribbling e cross basso e teso per Zaza che calcia addosso a Salamon (che colpisce sul braccio, ci poteva stare il penalty). La deviazione diventa poi un passaggio preciso per Berenguer, che arriva in corsa e scarica sotto l'incrocio dei pali il gol del definitivo 3-2. Nell'esultanza di Parigini c'è tutta la grinta e la gioia di chi aspettava da tempo di vivere momenti così. Nel 'suo' stadio, davanti ai suoi tifosi, finalmente protagonista. E gli applausi riservati al numero 27 a fine partita sono il sunto perfetto dell'affetto che i tifosi granata provano nei suoi confronti: un talento cresciuto all'ombra della Mole, atteso da tutti e che ora finalmente sembra essere pronto a sbocciare. Per la consacrazione però servirà ancora tempo e lavoro. Lo sa Mazzarri e lo sa bene anche lo stesso Parigini, che nel post partita ha scritto sul proprio account Instagram: "Solo il sacrificio sul campo potrà aiutarmi a raggiungere certi traguardi".