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Torino, i 21 anni di Singo: tra la Coppa d’Africa persa e propositi da mantenere

Federico De Milano

L'esterno ivoriano sta vivendo una fase di stallo in cui manca la crescita auspicata, niente Nazionale per lui a gennaio resterà a Torino

La mancata convocazione di Wilfred Singo con la sua nazionale per la prossima Coppa d'Africa non farà piacere al giocatore granata ma è sicuramente una buona notizia per il Torino. L'esterno ivoriano sta vivendo una fase della stagione non brillantissima e restare in granata anche per il prossimo mese di gennaio gli permetterà di continuare a lavorare con Juric per comprendere al meglio i suoi dettami. Soprattutto, il fatto che Singo rimanga a Torino permetterà al Torino di non andare in difficoltà visto che il reparto degli esterni perderà Ola Aina, lui sì pronto ad unirsi alla Nigeria. Juric si aspetta di più da Singo e nel girone di ritorno dovrà tornare ad essere un fattore chiave per il Toro.

NAZIONALE - Nel momento in cui compie 21 anni - Singo è nato proprio il giorno di Natale - il giovane granata è costretto a rinviare il sogno di partecipare alla massima competizione continentale. Purtroppo per il numero 17 granata da dopo le Olimpiadi della scorsa estate non è stato più chiamato dal CT della sua Nazionale, Patrice Beaumelle. Inizialmente anche per motivi burocratici - a ottobre era stato convocato, salvo poi rimanere a Torino perchè mancavano dei documenti -, ma tant'è: Singo è ancora molto giovane e avrà ancora molti anni nella sua carriera per diventare un punto fermo di una squadra in crescita come la Costa d'Avorio. Ma queste mancate ultime convocazioni possono anche essere interpretate come una conferma del fatto che probabilmente Wilfried nelle ultime settimane non ha palesato tutti i miglioramenti che si sperava fossero nelle sue corde.

FASE DI STALLO - Il campionato del talento acquistato dal Torino nel gennaio del 2019 era iniziato bene con prestazioni convincenti e la certezza di essere un punto fermo della squadra. Nelle prime 11 giornate Singo era riuscito a collezionare un gol (contro la Sampdoria) e due assist (con Lazio e Venezia) ma nelle seguenti 8 partite il bottino è rimasto il medesimo. Si può quindi pensare che la crescita del ragazzo sia rimasta un po' ferma a quel gol contro la Sampdoria, al termine di una delle sue prestazioni migliori. Dopo quel match sono arrivate alcune prestazioni scialbe e anche il rosso contro l'Empoli, dovuto soprattutto a una sua ingenuità. L'anno scorso a San Siro contro l'Inter fu autore di una partita sontuosa mentre nell'ultima sfida di mercoledì, sempre con i nerazzurri, è stato un po' anonimo. Ora c'è la sosta per ricaricare le batterie: alla ripresa Singo sarà a disposizione di Juric per tornare ad essere un fattore per il Toro.