Il Torino ha raccolto l'ennesima sconfitta in campionato, l'undicesima a voler essere precisi. Un'interruzione di marcia importante, che relega i granata in una situazione di classifica abbastanza anonima e con il rischio di non riuscire a puntare più in alto. Questo aspetto è anche dovuto al fatto che la squadra di Juric, se va sotto nel punteggio, non riesce mai a ribaltare la situazione. Capita che il Toro reagisca, trovando il gol del pari, ma non è mai riuscito - in questa stagione - a riscrivere completamente il match.
Il Tema
Il Torino non sa rimontare: in svantaggio, i granata non vincono mai
Problema di testa?
—Quello che emerge è chiaramente una fragilità da parte del Toro. Non si può imputare ogni volta alla sfortuna la causa delle mancate rimonte granata, soprattutto quando diventano una vera e propria costante durante l'annata. Juric deve lavorare su questo aspetto, che chiaramente preclude parecchio alla squadra granata, che si trova segnata se passa in svantaggio. Serve un upgrade a livello mentale per imparare a reagire di fronte a queste situazioni complesse.
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Le (quasi) rimonte
—Come si diceva, non che il Toro non ci sia andato vicino a rimontare. In questa stagione ha recuperato il gol di svantaggio contro l'Empoli allo stadio Grande Torino (Lukic al 90'), poi ancora una volta contro i toscani ma al Castellani, recuperando addirittura dal 2-0 di svantaggio, non riuscendo però a completare la rimonta - in questo caso per questione di centimetri. Al Toro è successo ancora due volte, contro Hellas Verona e Sassuolo, di riuscire a riprendere una situazione del genere, ma senza mai ribaltare il risultato e vincere. Contro la Roma, peraltro, non è arrivato neppure il gol del pareggio: il problema delle rimonte è evidente, andrà risolto.
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