A Genova c’è stato un solo giocatore che per completezza si è distinto tra tutti: Samuele Ricci. Il centrocampista di Pontedera - dopo un periodo in calo - sta tornando a rivelarsi fondamentale tra i granata. Contro il Genoa è stato tra i migliori per passaggi riusciti, ma non solo. Nessuno dei compagni ha fornito una partita completa come quella dell’ex Empoli. Segnali importanti in vista del futuro, a maggior ragione dopo le parole di Urbano Cairo dei giorni scorsi, con le quali è stata presa una posizione chiara: il ragazzo chiuderà la stagione in granata. Chissà se basterà questo a far dormire sonni tranquilli ai tifosi granata: di certo Vanoli, che sta costruendo attorno a lui la squadra per arrivare alla salvezza, si augura di non perderlo a gennaio, visti alcuni casi del passato.
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Torino, è tornato il Ricci tuttocampista. Vanoli a gennaio non lo vuole perdere
Torino, i numeri lo confermano: Ricci sta crescendo
—Dicevamo dei passaggi riusciti, ma i numeri sono buoni anche per contrasti vinti, palloni intercettati e falli subiti. Insomma, in tutti i dati rilevanti per un centrocampista, lui è tra i migliori. Con 2 palloni intercettati, 6 contrasti vinti e 2 falli subiti è tra i migliori non solo del Toro, ma in generale della partita allargando lo sguardo anche al Genoa. Numeri in linea con quanto fatto vedere anche contro il Napoli dove i palloni intercettati erano stati 2 in più e gli altri dati sono uguali. Perché soffermarsi su numeri difensivi? Innanzitutto per comprendere il lavoro che fa il ragazzo in fase di non possesso, confermando le sue potenzialità da vertice basso e non solo.
Poi sì, ci sono i dati relativi ai passaggi e qui ci sono alcuni aspetti interessanti. Da inizio stagione Vanoli gli chiede maggiori verticalizzazioni e l’impegno in tal senso si vede eccome. La scorsa stagione aveva effettuato in tutto il campionato 47 passaggi progressivi (secondo i dati OPTA), in questo momento della stagione con poco meno delle partite giocate rispetto a un anno fa è già a 27. Facendo una proiezione quest’anno dovrebbe arrivare sui 57 dovesse disputare 32 partite come la scorsa annata. Insomma, la crescita c’è. La speranza è che proprio passando per le sue giocate il Toro possa anche ritrovarsi a livello offensivo. Ora arriva la sfida all’Empoli, la sua ex squadra a cui aveva già segnato due anni fa. Magari porterà nuovamente bene.
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