Torino, i pagelloni della stagione – Ansaldi 6.5, qualità ostacolata dagli infortuni

"Tanta qualità ma un fisico di cristallo. Cristian Ansaldi tra i giocatori del Torino è tra quelli che ha espresso maggior qualità in questa travagliata stagione 2019/2020. L'esterno con le sue galoppate sulla fascia, i suoi dribbling e i suoi cross ha spesso creato grattacapi agli avversari dei piemontesi. Per larghi tratti del girone di andata, Ansaldi è stato persino la più efficace fonte di gioco del Torino, per il suo ottimo rendimento ma anche per l'assenza di centrocampisti che avessero le sue intuizioni e la sua capacità di creare pericoli. Il problema principale è stata la tenuta fisica, per diversi infortuni che gli hanno impedito di avere continuità. E' stato assente dal 29 agosto al 22 settembre per un infortunio al bicipite femorale, dal 12 gennaio al 2 febbraio per uno stiramento ad un polpaccio e a giugno ha avuto una ricaduta allo stesso polpaccio. Troppi guai fisici che non gli hanno permesso di mantenere lo stesso livello prestazionale, nonostante il suo valore e la sua tecnica siano ben conosciuti in casa Toro ed abbiano rappresentato un valore aggiunto in più occasioni. Per rendere al massimo, Ansaldi ha bisogno di stare bene fisicamente e questo si è avvertito anche nel post-Covid. Se entrava a partita in corso riusciva a dare il suo contributo ma la tenuta fisica non era quella più idonea e verso il finale il calo è stato più accentuato. Per il futuro lui si augura di restare all'ombra della Mole (leggi qui), ma è in scadenza di contratto e il Torino dovrà fare le proprie valutazioni insieme al tecnico che succederà a Moreno Longo.

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