"Durante il lockdown, preso atto dei risultati deludenti della stagione, Urbano Cairo ha deciso di voltare pagina. Portando alla guida sportiva della società Davide Vagnati, l’uomo-mercato reduce da un ciclo di successo alla Spal. La società ha deciso di puntare di lui proprio per dare il via ad un processo che restituisse al Toro un'identità, dentro e fuori dal terreno di gioco. E Vagnati lo aveva detto, il giorno del suo arrivo al Filadelfia, di essere un dirigente da campo, sempre vicino alla squadra ed all'allenatore e così è stato. Sin dalle prime occasioni si è dimostrato presente, affiancando Longo (andando anche in panchina durante i match di campionato) e facendo da trait d'union con il presidente Cairo. Vagnati ha approfittato delle 13 partite a disposizione per valutare i giocatori già presenti in rosa e ristrutturare l’organigramma societario inserendo figure a lui vicine (il segretario Bernardelli e il capo-scout Specchia) e promuovendo Moretti a team manager. Po Vagnati - pur avendo i margini di manovra ristretti a causa della matematica salvezza arrivata solo a due giornate d’ala fine - ha iniziato a programmare il prossimo anno. Scegliendo prima il nuovo tecnico della Primavera, Marcello Cottafava, e poi l’allenatore della prima squadra, Marco Giampaolo.
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Torino, i pagelloni di fine stagione – Vagnati ng, la vera prova inizia ora
I voti finali / Il responsabile dell'area tecnica granata ha avuto poco tempo per apportare cambiamenti consistenti ed inserirsi nell'ambiente.
"È chiaro tuttavia che è il calciomercato il principale banco di prova per giudicare l’operato di un direttore sportivo. E Vagnati vive oggi la prima sessione da uomo del Torino. Una finestra di mercato anomala, la più strana della storia recente per le tempistiche ridotte (coprirà un arco tra il 1° settembre ed il 5 ottobre). Poco tempo ma tanto da fare: Vagnati è alle prese con una rivoluzione da dover apportare, un po’ per come è andata la stagione, un po’ perché la squadra va adattata alle richieste del nuovo tecnico Giampaolo. Vagnati è dunque costretto ad agire in tempi rapidi e le sue capacità sono subito messe alla prova. Solamente a giochi fatti sarà possibile dare un giudizio esauriente sul suo operato.
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