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Il Torino si avvicina al ritorno in campo, in un finale di campionato che sarà molto complesso. Tra le problematiche che andranno affrontate per potersi focalizzare sull’obiettivo di squadra, la salvezza, c’è ovviamente l’infortunio di Daniele Baselli, che sta generando diversi grattacapi al tecnico Moreno Longo. Anche di tipo tattico.
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"3-5-2 - Nel corso di questi mesi, in cui Longo ha avuto poco tempo per poter capire la sua squadra, si è dedotto che la difesa a quattro (gradita al tecnico) non è facilmente attuabile in questo momento, perché manca un terzino sinistro di ruolo a meno che non si adatti Ansaldi. Questa squadra, così com’è, è stata concepita per una difesa a 3 e probabilmente continuerà nella stagione con questo schieramento. Ma questo porta alla conclusione successiva: anche il centrocampo a 5 difficilmente può essere lo schema ideale per Longo. Il tecnico ha a disposizione solo tre centrocampisti di ruolo (Lukic, Meité, Rincon), con Adopo che è giovane e inesperto. In più ci sono Berenguer e Ansaldi che potrebbero aiutare come mezzali. Ma resta una soluzione di ripiego, da utilizzare in caso di estrema necessità.
https://www.toronews.net/toro/cinque-sostituzioni-cosa-cambia-per-longo-scelte-obbligate-cambi-da-anticipare/
"SOLUZIONE - Ed ecco che si arriva ad una conclusione. Le due opzioni che paiono migliori sono quelle che portano ad un 3-4-3 o un 3-4-1-2. Tre difensori, due esterni e due centrocampisti centrali (più uno in panchina) con libertà di scelta in avanti, per sfruttare al meglio quel che c’è a disposizione nella rosa granata oggi. Dovrebbe essere questo il canovaccio tattico di base per Moreno Longo.
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