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Foto: Nderim Kaceli
Agire velocemente sul mercato, di solito, porta sempre dei risultati positivi. Quest'anno potrebbe essere ancora più importante per il Torino considerato il calendario di una stagione sui generis a causa della presenza tra novembre e dicembre del Mondiale in Qatar. Verranno giocate prima della lunga sosta invernale (più di cinquanta giorni) quindici giornate di Serie A, di cui quattro ad agosto con il mercato estivo ancora aperto. Saranno soltanto undici le partite con le liste chiuse, prima della riapertura del mercato in fase invernale a gennaio, quindi a Mondiale archiviato. Presentarsi all'avvio della Serie A 2022/2023, fissato per il 13-14 agosto, con una rosa già ben definita, in grado soprattutto di soddisfare le esigenze di Ivan Juric, è ancor più importante se si considerano le avversarie dei primi turni dei granata. Nelle prime cinque giornate il Torino affronterà tutte e tre le neopromosse: Monza all'esordio, Cremonese alla terza e Lecce alla quinta (prima partita con il mercato estivo chiuso). Nel mezzo ci saranno gli impegni con la Lazio in casa e con l'Atalanta in trasferta.
Partire forte significherebbe mettersi fin da subito in una posizione di vantaggio e di tranquillità. Come sempre, risulta decisivo lasciarsi alle spalle il prima possibile lo scoglio salvezza in modo tale da giocare con la mente sgombra e senza l'acqua alla gola. In altre parole, Monza e Cremonese in trasferta e Lecce in casa sono ottime chance per mettere fieno in cascina. L'idea di aspettare all'ultimo per strappare i prezzi migliori dunque cozza ancor di più in questa stagione così particolare con l'aspetto sportivo. Presentarsi in ritardo o addirittura gravemente in ritardo nella costruzione della rosa ad agosto significherebbe affrontare in modo approssimativo le prime quattro giornate (circa un terzo del cammino prima della sosta di novembre e dicembre) e non permetterebbe ai granata di sfruttare appieno le sfide con tre neopromosse, magari ancora alle prese con la fase d'adattamento al nuovo campionato.
Morale della favola: serve accelerare sul mercato e le motivazioni sono plurime. Quelle appena elencate e analizzate sono vincolanti per la prossima stagione. Si sommano poi quelle classiche che riguardano la normale pianificazione di ogni annata. Ad esempio, riuscire a spedire in ritiro una rosa già organicamente a posto, almeno per l'80%-90%, permette all'allenatore di non vanificare un periodo molto delicato dal punto di vista fisico, tattico e relazionale. Tra l'altro, in Austria il Torino avrà in programma diverse amichevoli di prestigio, a partire da quella con l'Eintraicht di Francoforte, e saranno tutti test utili per affinare le conoscenze e le competenze. Sempre che i giocatori siano quelli che poi disputeranno il campionato sotto la Mole.
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