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Torino, il pagellone di fine anno: Gemello n.g., l’esordio in A e tanta panchina
Luca Gemello è stato per tutta la stagione alla corte di Ivan Juric. Ha giocato poco rispetto agli standard degli ultimi anni, ma si è potuto confrontare quotidianamente con un gruppo di giocatori di Serie A e non di Serie C come gli era accaduto tra la Fermana e il Renate. Si è tolto la straordinaria soddisfazione di esordire in Serie A all'età di 21 anni (classe 2000, il prossimo 3 luglio saranno 22 candeline). Ha giocato 90 minuti il 10 gennaio, inaugurando nel migliore dei modi il nuovo anno solare. Complice l'assenza di Vanja Milinkovic-Savic, fino a quel momento titolare inamovibile del Torino, e un problemino occorso a Etrit Berisha, andato solo in panchina in quel match, è stato scelto come titolare per la gara contro la Fiorentina dominata 4 a 0 dai granata. Dunque, non soltanto ha giocato ma ha tenuto anche la porta inviolata all'esordio in Serie A. Di meglio non poteva chiedere.
RENDIMENTO - Qualcuno poteva pensare che avrebbe potuto avere altre chance nel corso del 2022, anche perché il rendimento di Milinkovic-Savic e di Berisha non è stato ottimale.Il serbo ha perso il ruolo di titolare, l'albanese ha alternato buone cose con altre rivedibili non dando piena sicurezza alla società. Gemello, prodotto del settore giovanile granata, sembrava potersi ritagliare qualche spazio in più, considerato che sia ad agosto sia a gennaio il club granata ha preferito tenerlo in rosa senza girarlo in prestito altrove. Dopo tanta Serie C, era ad esempio lecito attendersi che potesse disputare un torneo in Serie B, mentre così non è stato. Giusto o sbagliato? La scelta di Gemello e del Torino ha i suoi pro e i suoi contro e soltanto il prossimo futuro ci dirà se sarà stata una decisione corretta. Ricordiamo che il suo contratto scadrà nel giugno 2023 dopo che l'ultimo prolungamento è avvenuto lo scorso dicembre.
VOTO - Impossibile emettere un giudizio numerico su Gemello. Il suo voto nel pagellone finale è non giudicabile: troppo pochi 90 minuti ed è ancora troppo presto per capire se quest'annata con poco campo e tanta panchina sia stata la scelta giusta.
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