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Pagelloni

Torino, il pagellone di fine anno: Juric 7, ha invertito la rotta del club

Andrea Calderoni

Stagione positiva per il croato, il progetto è credibile. Ci sono però margini di miglioramento

Terminata la stagione, su Toro News torna l'appuntamento con i pagelloni di fine anno: a ogni giocatore assegneremo un voto che riassuma la stagione 2021/2022. Buona lettura.

Ivan Juric ha terminato la sua prima stagione al Torino conquistando l'ambiente granata. L'ha fatto grazie al suo carattere schietto e ambizioso, alle idee di gioco e a ciò che ha espresso la squadra. Ha chiuso nella parte sinistra della classifica, ha totalizzato 50 punti e ha avuto soprattutto il merito di far germogliare di nuovo il seme granata. La stagione è stata positiva e il progetto si è dimostrato credibile, sotto tanti punti di vista. Il tecnico di Spalato ha avuto innegabilmente un ruolo fondamentale nel permettere al Torino di abbandonare la dimensione di squadra che lottava per la salvezza, una dimensione che per una serie di motivazioni era finita addosso al Toro nelle due precedenti stagioni ma che non si addice sicuramente alla storia del club.

PARTITA TOP - Ci sono state tante prestazioni positive del Torino, non sempre accompagnate dai risultati. Juric, tuttavia, a fine stagione ha eletto come sua partita preferita quella in casa col Bologna del 12 dicembre 2021, terminata 2-1. A dire del tecnico, in quell'occasione la sua squadra ha per la prima volta fatto vedere progressi sul piano del gioco oltre a quelli sul piano caratteriale, che aveva già messo in mostra sin da inizio stagione. Oltre a questo, tra le migliori partite dell'anno non si può non citare la partita casalinga contro la Fiorentina: il 4-0 del 10 gennaio 2022, risultato pienamente meritato, illuse l'ambiente che una rincorsa all'Europa poteva già essere costruita in questo campionato. Non è stato così, ma quella fu la partita perfetta del Torino.

PARTITA FLOP - Il Torino di Juric ha steccato davvero poche partite nell'arco della stagione. Ma quelle poche sono arrivate in un periodo in cui la squadra appariva in rampa di lancio. Un match su tutti è stato quello interno con il Venezia (1 a 2) del 12 febbraio. Subito in scia si pone l'altra sconfitta interna (sempre per 1-2) con il Cagliari del grande ex Walter Mazzarri, datata 27 febbraio. Due sconfitte interne evitabilissime contro due squadre che poi si sono rivelate essere non all'altezza della Serie A, tanto da venire condannate alla retrocessione. In quel periodo passato senza vittorie tra febbraio e marzo si può individuare il calo che ha zavorrato il Torino in questa stagione.

VOTO - In conclusione, Juric è pienamente promosso per il lavoro fatto e ha dimostrato di essere un tecnico capace e funzionale al club. È riuscito anche a rivitalizzare giocatori che apparivano ai margini e ha esaltato giocatori che non avevano ancora espresso il loro vero potenziale. Ha creato un'identità che ben si concilia con lo spirito Toro. Non mancano però i margini di miglioramento: pensiamo al fatto che il tecnico non ha saputo porre un rimedio alla tendenza della squadra a subire tantissimi gol nei minuti finali. Inoltre, in talune occasioni il Torino ha pagato l'assenza di una versatilità tattica che di certo sarebbe stata utile. La stagione non si può definire miracolosa in relazione alle risorse tecniche e al monte ingaggi della squadra; fare di più non era impossibile. Ma, considerate le premesse, quel che è più importante è che una svolta radicale c'è stata. Per questo il nostro voto al tecnico è 7 con la speranza di tutto il mondo granata che possa migliorare ulteriormente nel 2022/2023.