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Torino, il pagellone di fine anno: Vanja 6, tra alti e bassi conquista Juric

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Il pagellone di fine stagione di Vanja Milinkovic-Savic: che giudizio globale dare alla stagione del portiere serbo?
Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

Terminata la stagione, su Toro News torna l'appuntamento con i pagelloni di fine anno: a ogni giocatore assegneremo un voto che riassuma la stagione 2022/2023. Buona lettura.

Per Vanja Milinkovic-Savic questa stagione era molto significativa, dopo il posto da titolare perso nella seconda metà della scorsa ma ritrovato durante la preparazione estiva. Così è stato di fatto perché Ivan Juric si è affidato interamente nelle mani del portiere serbo, in campo per tutte le 38 partite in Serie A e per tutti i 3420 minuti, senza saltarne nemmeno uno (solo Falcone e Silvestri lo eguagliano). Per il tecnico croato Vanja ha saputo essere un perno aggiunto per la costruzione dal basso vista la padronanza del gioco con i piedi. Inoltre, nello specifico sulle parate ravvicinate ha mostrato buoni riflessi. Diversa invece l'analisi per la lettura delle conclusioni più distanti e sulle uscite, situazioni in cui è sembrato spesso ancora troppo acerbo e che più volte in stagione lo hanno penalizzato.

Milinkovic-Savic, partita top: Udinese-Torino

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La prima partita in cui Vanja si è messo in mostra è stata quella contro la Lazio, quando ha negato la rete a Marusic nel primo tempo e poi a Immobile nella ripresa, con un intervento importante con i piedi per mantenere lo 0-0. Poi il serbo ha alternato prestazioni più convincenti ad alcune meno, tornando a incidere nello specifico nelle gare contro Juventus e Udinese. Il derby d'andata è stato una disfatta per un Torino molle e inoffensivo, ma l'unico all'altezza in quel caso è stato Vanja, con quattro parate che hanno salvato lo 0-0 prima del tap-in di Vlahovic. Contro l'Udinese in Friuli il serbo si è poi ripetuto, contribuendo attivamente alla vittoria negando con un colpo di reni la rete a Beto nel finale. Nel finale di stagione ha convinto poi contro il Monza, superandosi su Carlos Alberto nella ripresa. Infine un caso a sé, che testimonia il valore di Vanja nella costruzione del gioco: la gara con il Bologna, quando da un rinvio del serbo agganciato da Miranchuk in area nasce il rigore del vantaggio granata al Dall'Ara

Milinkovic-Savic, partita flop: Torino-Atalanta

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In altre occasioni, come si diceva sopra, Vanja ha mostrato qualche lacuna. Contro l'Empoli in avvio di stagione è stato beffato dalla rovesciata di Destro, che sì era ben indirizzata ma su cui avrebbe dovuto intervenire con più decisione. Prestazione decisamente negativa anche contro il Verona quando si fa beffare da Djuric sul suo palo, rischia facendosi togliere il pallone dai piedi da Kallon e poi va a vuoto su Lazovic che lo grazia. In generale il serbo in alcune occasioni è sembrato cadere in qualche errore nei fondamentali che ha messo in luce il fatto che sia un portiere costruito e non dotato di un grandissimo talento naturale. Nel finale di stagione, nei big match contro Atalanta e Inter non ha convinto. Con la Dea si è fatto sorprendere ancora sul primo palo da Zappacosta, nell'ultima di campionato contro l'Inter invece si è fatto trafiggere da Brozovic con una disattenzione.

Milinkovic-Savic, il pagellone di fine stagione: il voto

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Nel complesso Vanja Milinkovic-Savic ha disputato una stagione da 6 in pagella, con gli alti che in qualche modo possono compensare i bassi. Il serbo ha complessivamente messo a referto 95 parate in 38 partite, ottenendo una percentuale di successo del 73,5% e risultando così l'ottavo portiere in Serie A secondo questo parametro. Nella costruzione dal basso si conferma un valore aggiunto. In Serie A nessun portiere è stato coinvolto nel giro di passaggi della squadra quanto Vanja (oltre 1500 secondo le statistiche di Fbref). Si confermano anche i dati sul rinvio del serbo, lungo in media 70 metri (primo per distacco in campionato, seguono Falcone e Carnesecchi con una media di 53 metri), fattore da non sottovalutare per far salire direttamente il baricentro della squadra sfruttando l'assenza di fuorigioco sul rinvio dal fondo (come accaduto in Torino-Milan, con Pellegri che arpiona il rinvio di Vanja oltre la linea dei difensori e serve Miranchuk). Nel complesso quindi Vanja ha mostrato i margini di crescita che Juric gli ha aveva chiesto e ha convinto tecnico e società. Non ha fugato tutte le perplessità e probabilmente non metterà mai tutti d'accordo, ma nel complesso la stagione si può ritenere sufficiente. Il punto di partenza per un giocatore che è titolare anche in Nazionale e che ha rinnovato il contratto con il Torino fino al 2026.

 

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