Con la sosta invernale su Toro News torna l’appuntamento con i pagelloni di metà stagione: a ogni giocatore assegneremo un voto che riassuma le gare fin qui disputate da agosto a novembre. Buona lettura.
Pagelloni
Torino, il pagellone di metà stagione: Pellegri 6, limitato dagli infortuni
Un grandissimo potenziale, che però fatica ad essere completamente rilasciato a causa dei tanti, troppi infortuni. Sembra la trama di un film già visto, e purtroppo l'attore protagonista è ancora una volta Pietro Pellegri. Riscattato in estate dal Monaco e diventato a tutti gli effetti un giocatore del Torino, Pellegri ha dovuto ancora una volta far fronte a diversi guai fisici che ne hanno minato la piena affermazione nelle gerarchie granata. Tre i gol stagionali finora (uno in campionato e due in coppa Italia), stesso numero degli infortuni, a partire da quello alla coscia nel ritiro estivo, passando per quello all'adduttore di fine settembre, per concludere con la distorsione alla caviglia rimediata dopo una manciata di secondi della partita del Dall'Ara contro il Bologna.
Partita top: Udinese-Torino 1-2
—La miglior partita di Pellegri è stata sicuramente quella della Dacia Arena del 23 ottobre in casa dell'Udinese: oltre a interpretare nel miglior modo possibile il ruolo di terminale offensivo, facendo a sportellate con i difensori friulani e cercando spesso il movimento in profondità, sigla anche una rete bella e importante capitalizzando una delle poche occasioni che gli capitano.
Partita flop: Torino-Juventus 0-1
—In una gara in cui a deludere sono praticamente tutti i giocatori granata, lui non fa eccezione: se è vero che aveva l'attenuante di non essere al meglio dal punto di vista fisico (anche questa, purtroppo, non è una novità), è altrettanto vero che fa troppo poco per dare la svolta ad una partita fondamentale come il derby.
Pellegri, il pagellone di metà stagione: il voto
—In definitiva, il voto di questa prima parte di stagione di Pietro Pellegri è 6. Ha quasi sempre dato il suo contributo quando chiamato in causa, pur non avendo le caratteristiche di quello che si definisce "un bomber di razza", ma gli infortuni hanno ancora una volta limitato le sue possibilità e anche il suo impiego.
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