Il Torino sta vivendo un periodo di alti e bassi, tra il passaggio del turno in Coppa Italia contro il Milan e i soli tre punti raccolti contro Verona, Salernitana e Spezia in campionato in questo avvio di 2023. Un momento che andrà necessariamente superato se si vuole restare aggrappati quantomeno alla parte sinistra della classifica. Un giocatore che condivide personalmente questo periodo di cose buone e meno buone è Nemanja Radonjic, che tra esclusioni e partite in cui non ha inciso, deve fare i conti con un momento di scarsa forma e ispirazione.
Focus
Torino, il periodo no di un Radonjic incostante. Juric gli chiede passi avanti
INVOLUZIONE - Il giocatore serbo vive un palese momento di involuzione, dimostrando tutta l'incostanza che lo caratterizza. Radonjic è stato scelto per la partita contro la Salernitana, ma non è riuscito a incidere mancando una chiara occasione da rete. Poi c'è stata l'esclusione totale dalla partita contro il Milan, che avrebbe potuto vederlo impiegato visti i 120 minuti spesi in campo. Si ipotizzava quindi un suo ingresso dal primo minuto contro lo Spezia, ma non è stato così, un'altra esclusione. Il suo ingresso è arrivato nel secondo tempo per dare una scossa, ma il suo apporto è stato decisamente negativo, sottolineato da una precisione di passaggio del 63% nei soli 23 minuti giocati.
INSODDISFAZIONE - A quella generale dell'ambiente granata, bisogna aggiungere un'insoddisfazione anche del tecnico Juric. "Dobbiamo spingerlo ad essere molto più partecipativo e non vivere solo di spunti ma anche sulle seconde palle e sui contrasti... c'è tanto da fare". Una dichiarazione, quella dell'allenatore in conferenza stampa post Spezia, che fa riflettere. Il giocatore ha sicuramente un grande talento, e arrivato a gennaio ha già giocato più minuti che in ogni altra sua stagione in carriera, ma troppo spesso si perde per strada e anche Juric non sa ancora come utilizzarlo. In questi mesi Radonjic dovrà lavorare per evitare di essere incostante, dimostrando più determinazione nel voler sfruttare al meglio le opportunità che il tecnico gli concede. A partire, ovviamente, da Fiorentina-Torino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA