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Torino, il Verona ha una difesa giovane: i numeri dicono che è perforabile
Il Verona ha l’undicesima difesa del campionato e il sesto miglior attacco: i gialloblù occupano la nona posizione in classifica. L’impronta è ancora quella di Juric, artefice di due ottime stagioni alla guida degli scaligeri. Tudor non ha stravolto il modo di giocare del tecnico granata: il modulo è il 3-4-3, anzi il 3-4-2-1. Caprari e Barak accompagnano Simeone nelle azioni offensive con ottimi risultati e lo testimoniano le 62 reti, più di grandi squadre come la Juventus e della Roma (55), ma anche del Toro, solo tredicesimo con 45 reti in questa particolare classifica.
LA DIFESA- La difesa non ha avuto lo stesso rendimento del reparto offensivo: sono solo 4 i clean sheet stagionali (contro Udinese, Genoa, Cagliari e Spezia) e per ben 7 volte ha preso più di due gol. La squadra ha avuto, però, un netto miglioramento in difesa nel corso della stagione. Sono, infatti, tutte nelle prime 16 giornate 6 delle 7 sconfitte con più due gol. In tutto il campionato Casale e Ceccherini sono stati al centro del progetto di Tudor. In mezzo a loro nella difesa gialloblù si sono alternati Gunter, Sutalo, Dawidowicz (inizialmente schierato a destra al posto di Casale e poi a lungo infortunato) e Tameze. Il primo, un turco di Germania, è probabilmente il preferito dal tecnico. La difesa ha saputo trovare una quadra paradossalmente solo nelle ultime giornate quando il Verona non aveva più obiettivi da raggiungere, poiché, come il Toro, oramai salvo ma anche troppo lontano dai posti validi per la qualificazione alle coppe europee.
UNA DIFESA GIOVANE- I gialloblù hanno una difesa con una media età decisamente bassa. I soli 24, 60 anni sono fra i più bassi della Serie A. Negli ultimi anni il Verona ha lanciato una serie di difensori che hanno trovato posto fra i top club del nostro campionato: ad esempio Kumbulla è andato alla Roma e Rrhamani al Napoli. Juric all’Hellas ha valorizzato il centrale di difesa, proprio come sta facendo con Bremer in granata. Tudor ha continuato sulla stessa onda, provando a dare responsabilità a calciatori giovani che ancora non hanno espresso pienamente il proprio potenziale. Nicolò Casale ha solo 24 anni, eppure ha giocato ben 33 partite in campionato. Non bisogna dimenticare anche Magnani, andato a gennaio alla Sampdoria, e Sutalo, che appena ventiduenne ha collezionato 21 presenze in Serie A.
IL MATCH DI SABATO- Contro il Toro si può facilmente prevedere che i titolari saranno Casale, Gunter e Ceccherini. Gli ultimi due sono quasi due veterani della squadra e stanno dando un grande aiuto nella crescita di Casale. I veneti hanno un rendimento molto simile tra casa e trasferta, al contrario dei granata che lontano dall’Olimpico-Grande Torino hanno faticato parecchio. Il Torino non vince al Bentegodi dal 2014. L’accesa rivalità fra le due compagini creerà un clima particolare. Ci sono tutti gli ingredienti per una partita di qualità con gol e divertimento.
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