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- Redazione TORONEWS
Qualche acciacco ha sicuramente condizionato fin qui la stagione di Ivan Ilic, ma la stagione del serbo con il Torino fin qui è stata tutt'altro che esaltante. L'ex Verona era partito come titolarissimo e ora nelle gerarchie di Vanoli potrebbe perdere qualche posizione. Da un lato si sta giocando il posto con Gineitis come mezzala di piede mancino e dall'altro c'è la possibilità di un cambio modulo che aumenterebbe la concorrenza per il ragazzo voluto da Juric e mai così vicino a un ruolo di alternanza con un compagno di reparto. I numeri della stagione d'altronde confermano quanto fin qui Ilic non sia riuscito a incidere nella stagione dei granata.
Stando infatti ai dati di SofaScore, il serbo non ha inciso in zona offensiva, ma Vanoli dalle sue mezzali ha bisogno anche (se non soprattutto) di pericolosità in zona offensiva. Appena 1 gol segnato e zero assist, solamente due grandi occasioni create nelle 10 partite fin qui disputate. Numeri troppo bassi che fanno comprendere come mai fin qui abbia giocato appena 40.9% dei minuti possibili di quando era a disposizione. È chiaro che su quest'ultimo aspetto abbiano inciso anche i diversi problemi che hanno fin qui rallentato il cammino sotto la gestione Vanoli. Insomma l'annata per Ilic non è stata particolarmente esaltante e le prospettive future le chiamano a un miglioramento obbligato se non vuole perdere un posto da titolare.
Dicevamo di Gineitis. In questo momento si sta giocando il posto con il lituano, che - seppur senza giocare partite particolarmente esaltanti - sta dando garanzie in quando a continuità di rendimento e attenzione durante le gare. Poi c'è la possibilità di passaggio a un 3-4-3 che lo porterebbe a doversi giocare il ruolo con Ricci e Linetty, che fin qui sono due pedine inamovibili nello scacchiere granata. Se non vuole scendere nelle gerarchie di Vanoli, quindi, deve migliorare a livello offensivo. È chiaro che non è una sua caratteristica, visto che è da considerare per lo più un regista o comunque un giocatore che predilige la costruzione del gioco piuttosto che la finalizzazione dell'azione. A testimoniarlo c'è l'heat map delle sue gare, che si concentra soprattutto tra le due trequarti campo (quella offensiva e quella difensiva), mentre in area di rigore si è visto ben poco. E pensare che la sua stagione era iniziato con un gol contro l'Atalanta proprio grazie a un inserimento offensivo. Adesso il serbo deve ritrovare la giusta condizione per rilanciarsi. Per il Torino ritrovarlo sarebbe un guadagno enorme.
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