Quando il cambiamento porta con sé mentalità, sintonia e motivazioni allora può stimolare una rinascita anche in chi sembrava aver perso quella spinta in più. Questo è il caso di Ivan Ilic e Valentino Lazaro, due giocatori arrivati per essere protagonisti con Juric ma al di sotto delle aspettative nella scorsa stagione. Entrambi si sono ripresentati ai blocchi di partenza in estate e Vanoli ne ha fatto presto due punti cardine della formazione titolare ottenendo risposte molto positive fin qui.
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Torino, Ilic e Lazaro rinascono con Vanoli: “È cambiata la mentalità”
Torino, la rinascita di Ilic: dal 3-5-2 al possesso palla
—Ivan Ilic ha trovato diversi punti di contatto con Paolo Vanoli e ne sta beneficiando. Il possesso palla su cui tanto insiste il tecnico bresciano è un aspetto che anche il serbo cura: "Io sono un tipo di giocatore che ama il possesso. Io vado dove c’è la palla perché così mi sento di fare. Sin da quando ero bambino voglio sempre avere la palla tra i piedi". Poi c'è l'impostazione tattica che sembra aver rivitalizzato il serbo. Ilic ha spiegato, nel corso della presentazione della terza maglia del Torino, di poter fare sia l'interno in un centrocampo a due che la mezzala in un centrocampo a tre, ma ha ammesso di trovarsi più a suo agio nelle secondi vesti che il 3-5-2 di Vanoli può mettere in mostra al meglio agevolando le doti d'inserimento del serbo. Tutti questi aspetti stanno contribuendo a un Ilic diverso, più centrale e soprattutto più incisivo.
Torino, Lazaro è diventato un jolly: duttilità al servizio di Vanoli
—Un altro giocatore rivitalizzato con Paolo Vanoli è Valentino Lazaro. La prima stagione dell'austriaco in granata a titolo definitivo, la scorsa con Juric, è stata deludente. L'inizio di campionato ha fatto invece di Lazaro uno degli uomini più affidabili di Vanoli. Il laterale granata è stato un jolly sulle fasce, speso a seconda delle esigenze. Lazaro ha iniziato la stagione a sinistra per coprire il buco sulla fascia in attesa di Sosa, poi è passato sulla destra per sostituire Bellanova e perché più pronto di Pedersen. In entrambe le situazioni è stato una risorsa - ha già messo a referto due assist - e Vanoli così ha effettivamente una carta in più da spendere anche a gara in corso sul proprio scacchiere. "Per me davvero non c’è differenza - ha spiegato Lazaro in merito alla posizione in campo durante la presentazione della terza maglia granata - Magari a sinistra vengo più dentro al campo e a destra cerco di più il fondo, ma non ho preferenza, lo sa il mister e lo sanno i compagni”. L'imperativo è sempre dare il proprio contributo e ripagare la fiducia di Vanoli, ovunque sia necessario. Lazaro e Ilic, dalle aspettative non rispettate ai segnali di rinascita. Cosa ha inciso di più? A sentire le parole dei due la mentalità di Vanoli. Servono conferme, la stagione è lunga e ancora tutta da scrivere ma la strada è quella giusta.
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