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Un sogno chiamato Europeo, un sogno che passerà dal prosieguo della stagione in granata. Lo coltiva Armando Izzo, una delle anime del Torino di Walter Mazzarri e uno dei migliori difensori italiani dell'ultimo periodo per continuità. Non impiegato nemmeno per un minuto dal commissario tecnico Roberto Mancini tra Grecia e Liechtenstein, Izzo ha osservato i suoi compagni della Nazionale dapprima strappare il pass per la rassegna continentale di giugno e poi infliggere un convincente 5 a 0 al Liechtenstein. Protagonisti dell'ultima gara, quella di martedì, sono stati altri due granata: Salvatore Sirigu, autore di parate importanti, e Andrea Belotti, in gol per due volte. Se il portiere e l'attaccante sono praticamente certi della convocazione per Euro 2020, invece il difensore napoletano dovrà sudare fino all'ultimo per garantirsi una chiamata.
CONCORRENZA - Già, perchè sono tanti i nomi che ronzano nella testa di Mancini per quanto concerne la retroguardia, tra cui ovviamente c'è quello di Izzo. Il granata ha un vantaggio: sebbene sia abituato a giocare a tre con Mazzarri, nella difesa a 4 azzurra può giocare da centrale difensivo oppure da terzino destro, come già avvenuto nel girone di qualificazione ad Euro 2020 con il Liechtenstein all'andata e con la Finlandia per 90 minuti l'8 settembre. Il commissario tecnico in posizione centrale non rinuncerà sicuramente ad Alessio Romagnoli e Leonardo Bonucci e aspetterà fiducioso il rientro di Giorgio Chiellini. Inoltre, ci sono Gianluca Mancini e Francesco Acerbi a contendersi un posto. Sulle corsie laterali della difesa, invece, spiccano Alessandro Florenzi, Emerson e Leonardo Spinazzola. In lotta con Izzo Mattia De Sciglio, Danilo D'Ambrosio, Cristiano Piccini e Giovanni Di Lorenzo, che ha esordito proprio in Liechtenstein, aggiungendosi alla lista dei possibili concorrenti per il granata.
PROSPETTIVE - Izzo è, perciò, tornato ad allenarsi a Torino sapendo che l'unica cosa che potrà fare per coronare il proprio sogno estivo sarà mantenere un livello molto elevato delle prestazioni. Fin qui, Izzo è stato uno dei più costanti nel Torino, sebbene la retroguardia granata sia stata meno imperforabile rispetto alla passata stagione. Ha giocato 12 partite sulle 13 disputate dai granata, saltando solamente il ritorno dei preliminari di Europa League con il Soligorsk. In campionato, nonostante un leggero calo avvertito nelle ultime partite, è la pedina imprescindibile dello scacchiere di Mazzarri: sempre titolare, mai sostituito. Il suo contributo lo ha dato non soltanto grazie a determinanti chiusure e letture difensive, ma anche grazie ai suoi inserimenti nelle aree di rigore avversarie. Ha, infatti, già segnato 3 gol, di cui uno preziosissimo al "Tardini" contro l'Atalanta. A Izzo non resta che ripetersi da qui a giugno per far definitivamente breccia anche nelle gerarchie di Mancini.
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