"Quest’anno per la prima volta da quattro anni sento che io potevo fare meglio. Io e tutto lo staff, compreso il direttore e lo staff medico. Non possiamo sempre dare la colpa al presidente". Queste sono state le parole di Ivan Juric nella conferenza di oggi in vista della gara con la Salernitana di domani. Il tecnico fa per la prima volta un'autocritica evidente all'operato suo e dello staff. Ma questa è solo l'ultima dichiarazione in cui appare molto più conciliante con la società, adoperando toni molto diversi da quelli usati fino a poco tempo fa.
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Torino, Juric ha cambiato registro. E ora arriva la prima vera autocritica
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Fino a prima della sosta nazionali di marzo, Juric metteva ampiamente in dubbio la sua permanenza al Torino, senza lesinare lamentele, riferite anche all’ultimo mercato di gennaio, e buttando la palla nel campo della società, chiamando direttamente in causa il presidente. “La mia sensazione è che avere un progetto per restare sempre a metà classifica non sia giusto per il Toro e per il nostro staff – aveva detto Juric dopo Torino-Bologna, partita vinta 1-0 e giocata il 6 marzo -. Il Toro deve lottare per altre cose, altrimenti diventa dannoso, non si riesce a stare a lungo nel mezzo e c’è il rischio di un crollo totale come c’è stato due anni fa”. In quei momenti, Juric metteva apertamente in dubbio la sua permanenza in granata: “Ora penso alle prossime partite, per il futuro vedremo”. Poche settimane dopo, il registro è totalmente diverso. "Quest’anno io e Davide potevamo fare meglio come costruzione della squadra, come sintonia, come attenzione ai particolari, per quello che ci aveva messo a disposizione il presidente. Questa è la mia sensazione”.
Juric e il futuro: il tecnico non mette più in dubbio la permanenza
—Come detto le parole di oggi di Ivan Juric non sono una totale sorpresa. Prima della partita contro il Sassuolo, Juric aveva affermato: "Sono d'accordo con il presidente, il futuro non è un tema, ho un anno di contratto, che per un allenatore è una garanzia”. Da dopo la sosta in poi, l’allenatore parla sempre più come un allenatore propenso a non mettere più in dubbio la permanenza per il terzo anno di contratto e le parole di Juric, anche pensando alla prossima stagione, lasciano pensare che si vada in questa direzione. Non mancheranno gli amanti della dietrologia che potrebbero vedere nell’ecumenismo di questo “nuovo” Juric un segnale di una prossima separazione. Ma di certo lo scenario più auspicabile è quello che vedrebbe tutte le componenti lavorare insieme in un clima di distensione e collaborazione per il bene della società.
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