Alla domanda di Dario Marcolin, opinionista di Dazn, circa l'evoluzione del gioco del Torino rispetto alla versione del 2021/2022 Matteo Paro ha analizzato quello che è il lavoro impostato da lui e da mister Ivan Juric in questi primi mesi della nuova stagione. "Il lavoro dell'anno scorso era stato improntato sulla fase difensiva, sull'infastidire gli avversari. Con questo lavoro alle spalle stiamo lavorando di più sul gioco e stiamo acquisendo sicurezza. Ci stiamo lavorando" ha risposto Paro (LEGGI QUI). Insomma, ha presentato quello che può già definirsi un Toro 2.0. Aggressività, pressione alta, attenzione sulle seconde palle non vanno assolutamente in soffitta ma si coniugano con una nuova filosofia che guarda maggiormente alla costruzione del gioco.
Il Tema
Torino, Juric prova a far evolvere la squadra: più possesso e costruzione
Torino, più attenzione alla costruzione: il nuovo piano di Juric
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Una volta consolidate le idee di calcio di Juric, si sta entrando in una nuova fase per il Torino. Nonostante la rivoluzione estiva, con tante partenze e tanti arrivi, la base del lavoro dello scorso anno resta e proprio da questa lo staff granata è voluto ripartire per dare nuova linfa alla squadra in vista di un bis croato con qualche variante rispetto alla prima versione. Come ha sottolineato Paro, non si cerca solo di infastidire l'avversario e di recuperare in posizione offensiva il pallone; si cerca anche di costruire attraverso il fraseggio e proprio con il pallone fra i piedi si prova a dominare l'avversario, sia esso neopromosso sia esso la Lazio o l'Inter. In tal senso risulta molto funzionale un Samuele Ricci, regista puro, che al momento è ai box ma da quanto è approdato sotto la Mole lo scorso febbraio ha preso in mano il centrocampo dettando i nuovi ritmi e incanalando il Torino su una nuova via, più propositiva.
Torino, l'evoluzione continua: il rientro di Ricci aiuterà
Paro nel postpartita di San Siro ha aggiunto: "Nel primo tempo con il gioco dal portiere c'erano tante pause e noi muovevamo bene la palla. Potevamo anche fare meglio, soprattutto per la velocità del movimento. Stiamo comunque lavorando di più su quest'aspetto rispetto allo scorso anno". Il focus dello staff tecnico granata al momento è proprio sul movimento della palla che porta ad azioni avvolgenti, briose, in grado di liberare gli avanti. In tutto questo il Torino non ha perso la propria verticalità. Il gioco granata è sempre impostato verso la porta, raramente si limita allo sterile giro palla. Come ha spiegato Paro, per dominare con il pallone tra i piedi la partita bisogna elevare la propria qualità. Non sempre è accaduto contro un avversario forte come l'Inter. Probabilmente aiuterà il Toro 2.0. il rientro di Ricci, uno che sa giostrare meglio di tutti gli altri il pallone.
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