L'ultimo atto del Verona targato Ivan Juric era andato in scena a Napoli, contro la squadra all'epoca allenata da Gennaro Gattuso. Quella partita era stata forse il manifesto del calcio secondo Juric. Il suo Verona non aveva più nulla da chiedere al campionato e dall'altra parte invece c'era un Napoli chiamato a vincere per centrare l'obiettivo Champions League. La squadra di Juric scese in campo per giocarsela alla pari e senza rilassarsi pur essendo l'ultima di campionato e - si ebbe la conferma pochi giorni dopo - l'ultima di un ciclo con il croato in panchina. Il risultato al Maradona se lo ricordano bene: 1-1 finale, con Faraoni che rispose a Rrhamani, un risultato che permise alla Juventus di centrare l'obiettivo Champions a scapito proprio degli azzurri.
IL TEMA
Torino, Juric ritorna al Maradona: con lui il Napoli ha un conto in sospeso
Quella partita è l'emblema del Juric-pensiero e della cultura sportiva che proverà a portare anche a Torino
MENTALITÀ - Questa è la cultura sportiva che Juric è riuscito a portare a Verona e che sta cercando di portare anche al Torino. Nel post-partita la sua rabbia per una domanda del collega Ugolini di SkySport è diventata virale, ma lì c'è anche il Juric-pensiero. Proprio sull'argomento era tornato prima del derby in conferenza stampa, quando alla domanda se si fosse pentito di aver pareggiato a Napoli avendo regalato la Champions alla Juventus, Juric ha risposto: "La cultura sportiva per me è sacra e l'ho imparato da Gasperini. Affrontare ogni allenamento e ogni partita al massimo è essere uomini. Non mi pento di quella partita, e sono orgoglioso di come ha giocato il Verona quel match".
NAPOLI - Ovviamente ora ci saranno molti giocatori del Napoli che una rivincita se la vorranno prendere e non ci sarebbe niente di male. Di certo è auspicabile che tutte le squadre in Italia ragionino come il Verona di Juric quel giorno. In ogni a caso, a Napoli quella partita se la ricordano bene e sicuramente ci sarà chi vorrà prendersi quei tre punti che contro il Verona sarebbero valsi molto di più. Questo sarà il bello della partita, già infiammata prima ancora del fischio d'inizio.
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