Già alla terza partita potremmo avere qualche indicazione seria su quale campionato potrà fare il Torino. Ivan Juric non vuole cali di concentrazione, soprattutto non li vuole in un match delicato come quello dello "Zini" di Cremona. Sa perfettamente che tanti pericoli sono dietro l'angolo contro una formazione che vuole macinare i primi punti in classifica dopo due buone prestazioni in trasferta a Firenze e a Roma. Juric è altresì consapevole che il clima sarà rovente ed emotivamente ciò potrebbe incidere nel bene e nel male sulle due squadre. Dopo 26 lunghi anni la città di Cremona tornerà infatti a ospitare un match della massima serie dei grigiorossi e quindi in città c'è grandissimo fermento, che si respirerà anche nel rinnovato catino dello "Zini" (dove peraltro si faranno sentire anche i tifosi granata, presenti in quasi 2000). Per queste ragioni il tecnico granata ha suonato la campanella durante la conferenza stampa di ieri, venerdì 26 agosto. "Se scendiamo in campo rilassati, prendiamo cinque gol" ha in sintesi detto Juric.
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Torino, Juric suona la campanella: guardia alta contro la “trappola” Cremonese
Juric e i complimenti alla Cremonese e ad Alvini
L'allenatore croato non soltanto teme le insidie ambientali di Cremona ma anche l'avversario dal punto di vista tecnico. Ha detto esplicitamente che rivede in Alvini un altro Juric perché fa giocare le sue squadre con la stessa intensità e gli stessi principi di gioco. "Alvini ha indicato un modo di giocare e la società ha scelto dei giocatori con le caratteristiche giuste, che si adattano bene. Per questo sarà una partita molto difficile" ha dichiarato Juric complimentandosi con l'allenatore grigiorosso. E poi ha anche applaudito il lavoro svolto in carriera dal collega. "Ha tanti principi simili ai nostri. Per fare questo gioco devi essere un po’ pazzo e accettare situazioni che altri non accettano. Il suo percorso precedente non lo conosco, ma l’ho visto l’anno scorso e quest’anno, apprezzo tantissimo il suo modo di lavorare" ha affermato il tecnico di Spalato (LEGGI QUI).
La trappola dello "Zini": il Torino non dovrà cascarci
La Cremonese, proprio come il Torino, propone un calcio moderno, verticale, aggressivo e dinamico. Sono tutti aspetti che Juric cerca di trasmettere quotidianamente ai suoi uomini e proprio per questo teme una squadra che cerca di esprimersi allo stesso modo. Non è stato quindi casuale il monito lanciato dal croato nella conferenza della vigilia perché è consapevole del fatto che la trappola può essere dietro l'angolo e se si sbaglia l'approccio al match contro una formazione dalle caratteristiche della Cremonese può venirne fuori una serata difficile, a maggior ragione contro un avversario che non vede l'ora di scrollarsi la tensione dell'esordio casalingo per liberare i suoi cavalli. Una squadra importante si vede anche dal modo in cui approccia partite del genere. E il Torino non dovrà sbagliare da questo punto di vista.
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