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Torino-Juventus 0-1, Allegri: “Sapevo che avremmo fatto una partita del genere”

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Le dichiarazioni del tecnico bianconero al termine del derby della Mole, gara valida per il decimo turno di Serie A

Redazione Toro News

Al termine della sfida tra Torino e Juventus, valida per la decima giornata del campionato di Serie A, Massimiliano Allegri è intervenuto ai microfoni di DAZN rilasciando le seguenti dichiarazioni: "I ragazzi hanno fatto una partita ordinata, non era semplice ma hanno dimostrato personalità. Sono contento perché abbiamo vinto anche in trasferta. Siamo stati bravi a portare tutto dalla nostra parte perché non era facile. Ero sereno in panchina oggi perché ho visto una squadra che giocava bene ma forse potevamo anche far gol prima. Ogni tanto venivamo a prendere la palla quando riuscivamo a vincere le seconde palle. Kean ha fatto una bella partita e anche Milik quando è entrato ha fatto bene".

Il tecnico bianconero è poi intervenuto anche in conferenza stampa.

Forse non è stato un bel derby. Però a lei i derby spesso girano bene…

“E’ stata una partita in cui noi abbiamo tirato molto in porta, con molte occasioni anche nel primo tempo. Non è stato facile perché non avevamo ancora vinto in trasferta, contro un Torino che comunque dà battaglia. Nel secondo tempo abbiamo avuto diverse occasioni, loro hanno avuto un tiro dal limite con l’interno sinistro in cui abbiamo rischiato di capitolare. La squadra però ha fatto una partita compatta, da Juventus, che era quello da fare oggi. All’inizio eravamo un po’ tesi, ma ai ragazzi c’è da fare i complimenti. Ero sereno, perché li avevo visti lucidi, sapevo che avrebbero fatto una partita del genere oggi indipendentemente dal risultato”.

Il ritiro è servito?

“Non è stato un ritiro punitivo, poverini, hanno fatto due allenamenti ieri e due giovedì, più uno quando siamo tornati dall'Israele. Ci è servito per stare insieme e per preparare bene la partita. Stasera non li porto in ritiro e li lascio andare a casa”.

Che significato ha questa vittoria?

“Io sono abituato a pensare che nella vita e nello sport contano gli incastri. Bisogna creare i presupposti per vincere. Sembrava esserci un problema di preparazione, ma in due-tre giorni abbiamo sistemato questa cosa. C’è un aspetto psicologico importante. I ragazzi sono stati bravi a ribaltare questa situazione, ma è il primo passo. C’è da fare le cose con la massima attenzione. Poi se ci sono eventi su cui non puoi fare niente, l’aspetto psicologico ti si ribalta di nuovo. Questo è il bello del calcio, e questo è il motivo per cui stasera questa vittoria ha più valore”.

Questa vittoria potrebbe far scoccare la scintilla come quella del 2015?

“La questione è che questa era una partita importante e la squadra ha risposto bene. Abbiamo vinto una partita in trasferta, ora bisogna recuperare le energie e pensare all’Empoli, per continuare il percorso in campionato”.

Bremer e Vlahovic sono usciti per infortunio, come stanno?

“Bremer è uscito perché aveva un problema al flessore. Vlahovic ha fatto un’ottima partita a livello tecnico. Veniva da due gare brutte tecnicamente, precedentemente aveva fatto due buone partite a livello tecnico. Tutti si migliora, anche io lo devo fare a 55 anni, figuratevi lui a 22”.

Come ha giocato Locatelli? Nel 3-5-2 può essere affidabile?

“Quando vinci il modulo è affidabile. Ma conta il vincere i duelli. Dire chi è stato il migliore oggi non si può. Kean ha fatto un’ottima partita e avrebbe meritato il gol. Bonucci è entrato bene a freddo e non era facile. Ora ci sono partite ogni tre giorni, giocheranno tutti, bisogna continuare con questo approccio”.

C’era un po’ di paura di poter ricadere in qualche insicurezza?

“Ci sono delle situazioni in cui le cose vanno male perché deve andare così. Noi dobbiamo lavorare perché gli episodi vadano a favore nostro. Oggi per loro era difficile segnare, perché noi eravamo sul pezzo difensivamente”.

Oggi in certi momenti sembrava arrabbiato…

“No, oggi ero sereno, parlavo con Landucci, io invece di scrivere le cose le ripeto perché così mi rimangono meglio nella testa. La partita stava filando liscia, l’unico rammarico era di non essere riusciti a fare gol prima. Stasera abbiamo difeso bene a campo aperto e soprattutto appena perdevamo la palla rientravamo tutti sotto la linea della palla e questo ci ha permesso di non concedere mai superiorità numerica”.

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