Niente impresa nel derby per il Torino. La squadra di Ivan Juric, stanca e quasi senza ricambi offensivi, deve cedere il passo nei minuti finali alla Juventus. Un'altra beffa per i granata, calati vistosamente nella ripresa dopo un primo tempo in cui avevano cercato di imporre il loro gioco: per Mandragora e soci è ancora fatale il finale di gara. Il derby, così, lo decide Locatelli al minuto 86: la stracittadina torinese resta bianconera, il Toro chiude applaudito dai suoi tifosi ma con l'inevitabile amarezza per un'altra sconfitta nel derby. Allegri torna a credere nella rimonta verso le zone alte della classifica, Juric deve leccarsi le ferite consapevole di avere un gruppo dedito al sacrificio e alla fatica.
Al 90'
Torino-Juventus 0-1: Locatelli piega un Toro con le gomme a terra
I granata calano vistosamente nella ripresa e cedono di misura per un gol nel finale
LA CRONACA - Juric deve fare i conti con diverse assenze importanti soprattutto nel reparto avanzato oltre alla squalifica di Djidji. Davanti a Milinkovic-Savic c'è quindi quindi spazio per David Zima a completare il terzetto difensivo con Gleison Bremer e Ricardo Rodriguez. Nessuna sorpresa sugli esterni: a destra confermato ancora una volta Wilfried Singo, sul versante opposto c'è Ola Aina. In mezzo spazio a Mandragora e Pobega, con l'avanzamento di Sasa Lukis sulla trequarti al fianco di Josip Brekalo. A guidare l'attacco, complici le ormai prolungate assenza di Belotti e Zaza, un Sanabria costretto agli straordinari. Una formazione giovanissima quella scelta da Juric: età media 24 anni e 45 giorni, non capitava in Serie A dal maggio del 1996. La prima occasione dell'incontro è bianconera: dopo due minuti Kean scappa sulla destra e prova ad incrociare, mandando di poco a lato. Quindi è McKennie che al 5' si divora il vantaggio, calciando alle stelle da buona posizione. Un avvio di gara decisamente poco brillante per i granata, che iniziano a carburare solamente attorno al decimo minuto di gioco. A provare ad impensierire Szcesny è Singo, che salta Alex Sandro e manda alto di poco con il sinistro. Quindi al 21' i granata vanno vicini al vantaggio con Lukic, che di testa manda di poco a lato su rimessa lunghissima di Ola Aina. Ma è un Toro molto più sciolto, capace di farsi vedere con frequenza nella metà campo bianconera, i granata provano a imporre il loro gioco ma non trovano grandi spazi. La Juve torna a farsi vedere al 37', ma Milinkovic fa buona guardia in uscita bassa su cross dalla destra di Kean. Immediata però la risposta granata, con un gran sinistro da fuori di Mandragora che scalda i guantoni di Szczesny ed infiamma il tifo del Grande Torino. Ma è l'ultima vera occasione della prima frazione: si va al riposo con il risultato in equilibrio.
SECONDO TEMPO - In avvio di ripresa arriva subito la prima mossa di Allegri, che inserisce Cuadrado per Moise Kean. Al 52' si fanno vedere in area i bianconeri, ma Zima è bravissimo in chiusura su Chiesa. Quindi è Milinkovic-Savic, un istante più tardi, a dire no con una grande parata ad un colpo di testa centrale ma potente di Alex Sandro. E ancora Vanja è attento e blocca un sinistro dal limite di Cuadrado. Pobega rischia per un contatto sulla linea dell'area su Cuadrado, ma Valeri lascia correre. Al 56' arriva il primo giallo dell'incontro per Sanabria, reo di aver sbracciato troppo in un contrasto aereo con De Ligt. Al quarto d'ora della ripresa arriva il giallo anche per Lukic per una trattenuta prolungata su Alex Sandro in mezzo al campo. E sul taccuino di Valeri finisce anche il nome di Mandragora. Gradualmente la Juventus prende il possesso delle operazioni, il Torino non riesce più a ripartire. Al 65' arrivano le prime mosse di Juric, che prova a rianimare i suoi gettando nella mischia Ansaldi e Linetty per Ola Aina e Lukic. Al 70' ci prova da fuori Locatelli, che non riesce ad inquadrare lo specchio e manda alto sopra la traversa. I granata tornano a farsi vedere sugli sviluppi di calcio d'angolo, ma dopo un batti e ribatti in area Linetty e Zima non riescono a battere a rete. Nel Toro c'è quindi spazio per Daniele Baselli che rileva uno stanchissimo Sanabria per l'ultimo quarto d'ora di gioco: Juric opta quindi per giocarsi il finale di gara con il numero otto nell'inedito ruolo di centravanti atipico, scegliendo di far rimanere seduto in panchina Simone Verdi. La risposta di Allegri è Kulusevski per Bernardeschi. Ed i bianconeri vanno vicini al gol: Rabiot sfonda sulla sinistra e mette in mezzo, trovando la provvidenziale chiusura di Ansaldi in calcio d'angolo. Il Toro si affida alle ripartenze ed all'82' Baselli guadagna un buon fallo in mezzo al campo costringendo Chiellini a spendere il giallo. L'ultima mossa di Juric è l'inserimento di Tomas Rincon, in campo per Brekalo: il Torino chiude così il derby senza giocatori offensivi in campo, si fanno sentire più che mai le assenze. All'85' arriva puntuale la beffa che era nell'aria, con Locatelli che regala il vantaggio alla Juventus. Un destro a giro a fil di palo per il centrocampista, libero di calciare dal limite dell'area assistito ottimamente da Chiesa. La partita di fatto si chiude lì e anzi al 90' sono i bianconeri ad andare vicini al raddoppio, con il palo a fermare Kulusevski. Valeri, dopo quattro minuti di recupero, fischia la fine della contesa: il 203° derby della Mole va alla Juventus, al Toro restano gli applausi dei suoi tifosi e tanta amarezza.
SEGUICI SU:
© RIPRODUZIONE RISERVATA