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Un altro derby amaro per i tifosi granata, l'ennesimo degli ultimi anni, e sul risultato finale c'è poco da eccepire. Il Torino di Juric perde 1-0 contro una Juventus che arrivava a questa partita in condizioni pessime, e i granata steccano nel giorno più importante, deludendo i loro tifosi con una prestazione scialba. A decidere la contesa è Vlahovic al 30' della ripresa sugli sviluppi di corner. Per la squadra di Juric è così sfumata malamente quella che si presentava come la madre di tutte le occasioni per vincere la stracittadina e per lasciarsi alle spalle i rivali in classifica. Il Torino ha confermato tutti i suoi problemi in fase realizzativa; inoltre, ha faticato a giocare in modo fluido e inoltre ha concesso troppe occasioni ai bianconeri, con Vanja che a conti fatti ha limitato il passivo. N'è venuta fuori una partita ampiamente deludente da parte del Torino, anche considerando le premesse della vigilia. Dopo una settimana complicatissima la Juventus ha ritrovato così un parziale sorriso grazie ai tre punti nel derby.
Juric deve fare a meno di Sanabria (non convocato) e almeno dall'inizio di Pellegri (non al meglio) e quindi punta su un tridente con falso nove: Miranchuk e Radonjic dietro a Vlasic. Sugli esterni Aina a destra preferito a Singo e Lazaro a sinistra. In panchina Ricci, febbricitante negli scorsi giorni, e quindi in mezzo agiscono Lukic e Linetty. Per Allegri Kean e Vlahovic in attacco in un 3-5-2 abbastanza lineare.
La partita è molto scorbutica nel primo quarto d'ora. La Juventus non permette al Torino di costruire fin dalle fondamenta il proprio gioco. Le prime luci granata si accendono intorno al quarto d'ora. Radonjic accelera al 13' sulla sinistra, trova il fondo ma il suo traversone non è preciso. Dopo pochi secondi dopo è Miranchuk a calciare ma la conclusione è centrale. Il Torino prende un po' campo, il match resta tuttavia alquanto spezzettato e il ritmo stenta ad alzarsi. A metà prima frazione altra conclusione del Torino: va alto Lukic. Radonjic prova a scatenarsi, ma il suo fendente non centra lo specchio. Appena valicata la mezz'ora inizia a farsi vedere per la prima volta in attacco la Juventus, e in modo molto pericoloso. La prima giocata degna di nota bianconera nasce dall'asse Kean-Vlahovic; il serbo va via ai difensori granata ma sbatte sul suo connazionale Milinkovic-Savic, bravo a stare in piedi e chiudere lo specchio. Nella stessa azione il portiere granata respinge le sberle dalla distanza di Locatelli prima e di Rabiot dopo. I tre tentativi in pochi istanti permettono agli ospiti di riguadagnare terreno e spaventano i granata. L'equilibrio comunque non si smuove e il risultato resta bloccato sullo 0 a 0 fino al duplice fischio.
La ripresa è più viva e ci sono più spazi da ambo le parti. I primissimi minuti del secondo tempo sembrano favorevoli per il Torino; è Radonjic a provare un altro tiro ma anche in questo caso non trova la porta. Poi è Vlasic a essere respinto nella sua conclusione da fuori. C'è la sensazione di un Toro con le polveri bagnate. Sul ribaltamento di fronte Djidji è attento su Kostic, mentre al 50' Milinkovic-Savic è provvidenziale sul tiro molto insidioso di Locatelli. Al 52', Bremer deve lasciare la contesa per un problema fisico e al suo posto Allegri inserisce Bonucci. Il Torino fatica a incidere in fase offensiva, e concede un'altra occasione grande agli avversari. Al 62' Kean si mangia una grande opportunità per lo 0 a 1: la ripartenza bianconera si chiude con la zampata abbondantemente a lato dell'ex Everton da ottima posizione. Nei minuti successivi un'altra ripartenza degli ospiti non va a buon fine. A una ventina di minuti dal termine Juric pesca Pellegri dalla panchina togliendo Radonjic. Passano pochi secondi e il Torino conferma di essere sterile sotto porta: Miranchuk da dentro l'area non inquadra bene sprecando col sinistro un'ottima occasione. Al 74' la svolta: grande anticipo di Vlahovic su Schuurs e altra parata pregevole di Milinkovic-Savic sull'incornata del serbo. Sul successivo corner ecco il gol bianconero: Danilo spizza sul primo palo, il serbo è lesto e in posizione regolare sul secondo per infilare in rete da pochissimi passi. Al 79' la replica di Juric dalla panchina con un triplo cambio; dentro Karamoh, Zima e Singo, fuori Linetty, Djidji e Aina. Con Karamoh in campo i granata sono più a trazione offensiva e attaccano con più uomini; tuttavia, sono poco produttivi e incisivi e non creano particolari grattacapi a una Juventus accorta. I bianconeri così resuscitano puntualmente nel derby. E il Torino deve riflettere su una situazione che ora può diventare preoccupante: il calendario dice che le prossime avversarie saranno Udinese e Milan.
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