Finisce 2-2 il Derby della Mole, partita valida la ventinovesima giornata di Serie A. Un pareggio che "soddisfa" maggiormente la sponda granata di Torino, piuttosto che quella bianconera, soprattutto per quanto riguarda la questione classifica. Difatti il Torino - alla ricerca di punti per la salvezza - rimane momentaneamente in quartultima posizione, allungando leggermente il distacco sul Cagliari di Leonardo Semplici e con una partita ancora da recuperare (contro la Lazio di Simone Inzaghi, ancora da capire come si definirà l'iter giudiziario). Al contrario, la Juventus scende in quarta posizione, anche lei con una partita ancora da recuperare (mercoledì contro il Napoli). I dati del match attestano che tutto sommato si tratta di un risultato giusto, in particolar modo il numero di occasioni create e tiri in porta effettuati. Entrambi i portieri sono stati chiamati in diverse occasioni a interventi decisivi.
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Torino-Juventus 2-2, derby combattuto e pareggio giusto: i dati del match
Post partita / I numeri dell’ultima sfida che ha visto impegnati gli uomini di Davide Nicola all'Olimpico Grande Torino contro la Juventus
I NUMERI - Facendo riferimento ai numeri riportati dalla Lega Serie A, sono 7 le occasioni da gol create dal Torino contro le 10 della Juventus. Ma non solo, sono sempre 7 anche i tiri prodotti nello specchio della porta dalla squadra di Davide Nicola (di cui 2 gol) e 9 quelli scagliati dalla Juventus verso la porta di Sirigu (di cui 2 gol). Oltre ai marcatori, i protagonisti di questo Derby della Mole sono stati i portieri - nonostante qualche imperfezione - . Difatti, Salvatore Sirigu ha effettuato 6 parate, di cui 2 decisive. Una di queste è stata quella sul tiro di Rodrigo Bentancur, che ha richiamato l'intervento del portiere che ha deviato sul palo la traiettoria della palla. Sono 4, invece, le parate totali di Wojciech Szczęsny e 2 quelle decisive: l'intervento sul colpo di testa di Antonio Sanabria e quello sul calcio di punizione di Daniele Baselli, entrambe nei minuti finali col punteggio sul 2-2. Come mostrano i dati, è stato un derby combattuto dal primo all'ultimo minuto, con diverse occasioni pericolose create da entrambe le squadre.
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STRATEGIA – L'unico dato che all'apparenza sembra essere a favore dei bianconeri di Andrea Pirlo è quello che riguarda il baricentro medio delle due squadre. Perché all'apparenza? Per il semplice motivo che dallo schema si può notare che la Juventus ha sempre tenuto un baricentro più elevato rispetto al Torino, soprattutto nel secondo tempo. Ma questo non vuol dire che la formazione allenata da Pirlo sia stata più pericolosa di quella granata. Semplicemente il Torino è arrivato sottoporta in altri modi, sfruttando le ripartenze e i diversi errori di impostazione commessi dai bianconeri. Nella prima frazione di gioco i granata si sono mantenuti sui 49,7 metri, poco al di sotto della metà campo. Mentre la squadra di Andrea Pirlo si è stabilita sui 52,9 metri. Nel secondo tempo di gioco le differenze aumentano: il baricentro del Torino si abbassa fino ad arrivare ai 43,77 metri. Al contrario, quello della Juventus si alza stabilendosi sui 58,8 metri. L’aumentare del baricentro dei bianconeri nella seconda frazione di gioco, è dovuto soprattutto al fatto che la squadra di Pirlo, essendo passata subito in svantaggio, ha dovuto alzarsi maggiormente per trovare almeno il gol del pareggio. Lo ha trovato e alla fine il risultato può dirsi giusto per quanto prodotto in campo dalle due squadre.
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