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Al termine del Derby della Mole tra Torino e Juventus ha parlato Davide Nicola in conferenza stampa. Di seguito le domande dei giornalisti presenti allo stadio per la partita e le risposte del mister granata.
Davide Nicola, nella partita di oggi è scattata la scintilla nella squadra?
"In realtà la scintilla la vedo già da tempo. Qualcuno dice che io ho dei meriti motivazionali sui ragazzi, non sono d'accordo con questa lettura. Io non faccio il motivatore, ma l'allenatore. Il lavoro più grosso che mi interessa di più lo facciamo in campo. Sono i ragazzi che stanno mostrando senso di appartenenza, non solo alla squadra ma alle regole che ci siamo dati. I ragazzi hanno dei valori, il miglioramento starà dimostrare ciò che si è visto oggi in altre partite, in altri contesti. Avevamo difficoltà nel non avere tutti gli effettivi a disposzione. Ma tutti sanno che contano nel gruppo. Oggi abbiamo incontrato una grande squadra, che ha pregi e difetti, che è competitiva ma i ragazzi si sono messi sotto a lavorare senza essere schiavi del risultato. Il 2-2 ci ha fatto innervosire, quello che mi è piaciuta è stata la reazione al 2-2 di Ronaldo, potevamo portare a casa anche la piena posta in palio. Tornare in vantaggio sarebbe stato straordinario".
Verdi più Sanabria e Belotti può essere una soluzione da qui alla fine?
"Da quando sono arrivato, questa è la decima partita. I ragazzi sono stati impiegati tutti e tutti hanno fatto un gran numero di presenze. Nel caso di Verdi la scelta tra me e il mio staff è stata decisa valutando la sua capacità aerobica. La nuova posizione che ha impiegato oggi può aprire un nuovo capitolo della sua carriera. Lo credo ciecamente, non è detto che giocherà tutte le partite da qui alla fine. Alle volte bisogna credere nei giocatori, aspettarli, avere pazienza. La comunicazione costruttiva può portare ad avere al meglio da loro. Belotti e Sanabria hanno fatto la prestazione che ci si attendeva. Andrea non è al massimo della sua forma, ha avuto il Covid, abbiamo bisogno di farlo giocare e poter giocare con tutti gli effettivi. Lo stesso Zaza sta dimostrando il suo valore. Baselli è la settima partita su dieci che gioca con me e in futuro sarà determinante in questa squadra. Io spero solo che capiscano che la nostra idea è quella di far capire che abbiamo bisogno di tutti per arrivare all'obiettivo".
La Juventus ha avuto un impatto migliore del vostro, come mai?
"E' vero in parte. Noi volevamo partire con un'altra precisione. Questo purtroppo ci accade perché i risultati e gli avversari hanno un peso. Noi dobbiamo fare punti e siamo nella condizione di non essere sempre così tranquilli. Noi dobbiamo giocare partite come il derby come oggi, partendo da sfavoriti ed essendo in una posizione che noi non vorremmo. Ma è proprio quando la situazione è questa che va dimostrato il nostro valore. Oggi non siamo stati così veloci nel mettere in campo queste caratteristiche, non è la prima volta che ci capita di iniziare a macinare gioco dopo aver subito qualcosa".
Nel problema con l'approccio ha contribuito anche l'assenza del pubblico, che in un derby è parte importante?
"Nel derby si nota di più il pubblico Noi cerchiamo di mettere in pratica comunque buone prestazioni. Dobbiamo avere il giusto equilibrio e dobbiamo essere capaci di leggere la partita. La cosa che mi ha fatto piacere è che oggi siamo riusciti a immaginare i nostri tifosi allo stadio. Gli attestati di fiducia da club e comunicati ci hanno fatto capire che il pubblico è importantissimo".
Sanabria con i suoi gol sarà decisivo per questo Toro?
"Toni sta facendo il suo, come fanno tutti gli altri. C'è l'attaccante che in una partita riesce a ritagliarsi lo spazio per mettere il nome sul tabellino ma per me non è questo l'importante. Andrea sta dimostrando grande sacrificio, recuperando la sua forza. Anche l'atteggiamento di Zaza quando entra è importante. Vuol dire che io ho dei giocatori che sono uomini prima ed è quello di cui abbiamo bisogno".
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