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Torino-Juventus: il derby parla in serbo
Kostic e Radonjic sono due fra i calciatori più attesi della stracittadina. Sarà loro il compito di creare superiorità numerica e su di loro faranno affidamento i rispettivi mister per portare a casa la partita. Ma non sono gli unici che provengono dal Paese dei Balcani: Lukic, Vanja e Vlahovic saranno tra i protagonisti della sfida. La Serbia sarà la Nazione più rappresentata: ha solo 7 milioni di abitanti, però ha una tradizione di altissimo livello negli sport. La presenza di cinque Serbi fra i probabili titolari della stracittadina dimostra ancora una volta il buon livello del calcio locale. Tra l’altro il clima dei derby in patria è sempre molto molto caldo: sanno cosa significa giocare e vincere certe partite in uno stadio infuocato. In tribuna sarà presente anche Dragan Stojkovic, c.t. della Serbia.
Kostic e Radonjic sono due calciatori che sanno fare la differenza. Entrambi sono adattabili sia come esterni che come trequartisti, hanno la gamba e la rapidità per superare l’uomo in scioltezza. Eppure, hanno avuto due carriere molto diverse: l’uno (Kostic) è stato per anni simbolo dell’Eintracht Francoforte, l’altro (Radonjic) ha girovagato per l’Europa cercando di affermarsi. Adesso sono arrivati a Torino per cercare il salto di qualità e trovare la consacrazione ad alto livello. Lo juventino non ha fatto malissimo, nonostante le scarse prestazioni della sua squadra, mentre al granata è mancata la continuità necessaria, sebbene abbia fatto vedere dei lampi di classe in varie circostanze. Su Radonjic il tecnico della Nazionale ha lasciato queste dichiarazioni oggi a “La Gazzetta dello Sport”: “L’impatto di Radonjic non mi sorprende: quando ha spazio, diventa letale”. Su Kostic ha chiesto di avere pazienza e di aspettarlo: “A Filip va dato il tempo di ambientarsi in un campionato molto tattico e difficile come la Serie A. Se migliorano i risultati della Juventus, sarà diversa anche la percezione della gente su Kostic”. Il derby sarà l’occasione per entrambi di poter fare la differenza e di dimostrare di essere indispensabili. Tutti e due avranno la possibilità di far svoltare la stagione alle due squadre, vista la carica emotiva che potrebbe dare una vittoria nella stracittadina.
Vanja, dopo la scorsa stagione in cui è stato colpevole di alcune “papere”, quest’anno ha fatto un evidente salto di qualità, rendendosi protagonista di prestazioni di buon livello. Qualche imprecisione non è ancora stata superata (ad esempio la rovesciata di Destro di domenica scorsa non era imparabile), ma il livello generale è cresciuto nettamente. Infatti, si è anche preso la titolarità in Nazionale, venendo apprezzato dal suo tecnico in più occasioni: “Sono molto soddisfatto di Vanja. Io non ascolto chi lo critica, mi focalizzo sulle prestazioni. Avete visto che parate ha compiuto a Oslo contro Haaland? Penso che Vanja sia uno dei pochi portieri che quest’anno non ha subito gol dal bomber norvegese. Milinkovic-Savic sembra un giocatore di Nba: è un po’ il nostro Vlade Divac, la leggenda serba che ha giocato nei Lakers”. Per Lukic c’è stato lo scossone di inizio stagione con i problemi legati al rinnovo, ma pian piano è tornato ai suoi livelli e la rete con l’Empoli testimonia questo climax ascendente. Infine Vlahovic è per la Juventus un bomber di sicuro affidamento: fortissimo fisicamente ed implacabile sottoporta ha trascinato i suoi alla qualificazione in Champions League. Nella stagione in corso ha subito un po’ il calo di rendimento della squadra, però ha comunque totalizzato sei reti tra campionato e Champions. Sarà un derby caldo e a tinte serbe, oltreché granata e bianconere.
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