Il gol di Karamoh è la fotografia perfetta del momento del Torino. Un momento in cui su quella palla c'è un giocatore fino a poco mesi fa ai margini, ma anche l'emblema di una squadra poco lucida sotto porta e troppo frettolosa. Gol mangiati, grandi parate di Suzuki e chi più ne ha, più ne metta. Sotto porta il Toro fa fatica perché mentalmente non è sicuro, ma anche l'ansia di segnare. Con ansia non va intesa paura, ma la smania impaziente di trovare un gol che potrebbe portare punti utili. Così manca lucidità.
IL TEMA
Torino, Karamoh e il gol divorato: fotografia perfetta del momento
Torino, Karamoh e il gol divorato, fotografia perfetta del momento
—Tornando a Karamoh e alla situazione del primo tempo. Sia ben chiaro, l'intenzione non è difendere il giocatore, ma analizzare lucidamente cosa ci sia dietro a quell'errore. Per quanto non sia un fenomeno e fin qui raramente ha dimostrato di essere un giocatore di Serie A, allo stesso tempo va detto che un professionista in quelle situazioni non sbaglia. Eppure è successo. Perché? Probabilmente per quell'aspetto mentale che sta frenando e tanto il Toro. La squadra, partita con grande entusiasmo, ora si ritrova in una lotta per non retrocedere che può creare paura da un lato, ma anche la fretta di togliersi quanto prima da una situazione che potrebbe diventare ancora più pericolosa.
Poi c'è un secondo aspetto. Su quel pallone non doveva esserci Karamoh secondo i piani originari. Il francese, ex della partita, era la quinta e ultima scelta del pacchetto offensivo granata. Addirittura gli era passato davanti Njie. Poi le difficoltà figlie dell'infortunio di Zapata hanno portato Vanoli a puntare sul francese. A Karamoh non si è mai potuta imputare poca grinta o voglia in questo periodo, perché si vede che ci tiene e prova con i suoi mezzi ad aiutare il Toro. Il problema è che lui non dovrebbe essere in campo. Il Torino dovrebbe - ora che il mercato è aperto - aver le alternative tecniche adeguati per provare a salvarsi. In questo momento mancano e Vanoli è stato bravo a fare di necessità virtù. Il cambio modulo (arrivato forse troppo tardi?) è stato possibile solamente grazie alla presenza di Karamoh. Senza il francese l'allenatore ex Venezia starebbe ancora cercando un alternativa funzionale in avanti, in attesa che dal mercato arrivi l'attaccante per sostituire Zapata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA