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- Redazione TORONEWS
I numeri dopo la partita contro l'Empoli confermano le sensazioni che aveva lasciato il campo: Yann Karamoh non può essere giudicato a pieni voti, ma il suo ritorno da titolare è una notizia interessante. Va detto che - pur tenendo a mente i limiti di un giocatore che in granata non ha mai lasciato il segno - il francese non ha il ritmo partita nelle gambe, essendo fin qui stato usato soprattutto come carta della disperazione a pochi minuti dalla fine, e quindi era difficile aspettarsi di meglio. Il fatto che Vanoli abbia deciso di lanciarlo dal primo qualcosa però significa. Innanzitutto c'è la volontà del tecnico di tenere tutti in considerazione: la costruzione di un solido spirito di squadra passa per forza di cose dal cercare di far sentire tutti protagonisti. Karamoh, inoltre, aveva dato qualche segnale già a Genova: entrato nella ripresa, era riuscito a trovare il gol, sebbene poi sia stato annullato. All'interno del piano gara di Empoli, poi, c'era la speranza da parte del tecnico di poter cambiare il piano gara nella ripresa, tenendosi la cartuccia Adams per una parte di gara in cui la squadra di D'Aversa sarebbe calata.
I numeri di Empoli, come scritto precedentemente, non sono dei migliori, ma allo stesso tempo possono far sperare. Di sicuro deve migliorare nel coraggio. In tutta la partita giocata ha provato appena 2 dribbling, troppo poco per uno come lui, soprattutto perché è andato a buon fine solamente uno. Ci sono poi quelli positivi come dati, in particolar modo se messi a confronto con quelli del compagno di reparto Sanabria. Karamoh ha fatto 16 passaggi positivi, mentre Sanabria appena 4. Il francese poi ha 1 contrasto aereo vinto su 2, mentre Sanabria li ha persi tutti e 3. Insomma i numeri in parte premiano l'ex Inter e Parma.
Non è stata la sua miglior partita da quando è al Toro, questo è sacrosanto, ma allo stesso tempo è bene ricordare che questa è la seconda partita dal primo minuto in tutta la stagione. Le gambe non girano come devono se non sei abituato e poi c'è anche l'abitudine a stare in campo a lungo da considerare. L'articolo non è un'apologia a Karamoh, ma una semplice analisi di dati e considerazioni fattuali. Lui ora deve continuare a lavorare. Il segnale gliel'ha dato Vanoli. Se lavora bene può giocare dal primo. Ora ha solo da guadagnarci.
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