"Magari gli altri vendono un giocatore e ne tengono un altro". Un breve estratto delle parole di Cairo post derby con il passare dei giorni si è reso ancora più chiaro. Se lì per lì poteva essere una frase che disegnasse dinamiche generiche del mercato invernale, quanto successo in settimana ha fatto capire che in realtà il riferimento era alla questione Simeone. I granata volevano il Cholito Simeone, ma la cessione di Kvaratskhelia da parte del Napoli al PSG ha cambiato le carte in tavola. La sensazione, quindi, è che per l'arrivo dell'argentino figlio d'arte al Toro ci fosse qualcosa di concreto.


MERCATO
Torino, Kvara e Simeone. Le parole di Cairo e l’intreccio di mercato
Simeone e il Torino: un affare sfumato per colpa di Kvaratskhelia e del PSG
—Il retroscena di mercato è presto disegnato quindi. Rimane da capire le tempistiche delle vicende, ma evidentemente nel momento in cui i granata stavano lavorare per chiudere l'affare Simeone si è inserito il PSG per Kvaratskhelia e questo ha cambiato tutto. Per i partenopei i soldi in entrata per il georgiano facevano davvero gola, senza considerare la volontà dell'esterno offensivo di andare altrove. Così il club di De Laurentiis ha dovuto trattenere il Cholito per dare un'opzione in più in avanti ad Antonio Conte.
Simeone era un obiettivo chiaro e richiesto dallo stesso Vanoli. Il tecnico aveva individuato nel figlio d'arte argentino il rinforzo giusto per l'attacco del suo Toro, ma ora è tutto sfumato. Per l'allenatore granata era una situazione in cui poteva anche provare a far leva grazie ai buoni rapporti con Antonio Conte, ma ora è davvero impossibile che possa essere Simeone il rinforzo in attacco. Chiaramente può succedere ancora di tutto, ma sicuramente il Napoli prima di tutto dovrà chiudere un colpo in attacco.
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