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Torino, la crescita coincide con quella di Karamoh: è l’asso nella manica di Vanoli

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Karamoh cresce sempre di più: Vanoli e Cairo lo elogiano in attesa del tanto aspettato gol e con un rinnovo sempre più vicino alla scadenza
Simone Napoli

Il cielo è tornato ad essere sereno sulla Torino granata: la netta vittoria di forza del Toro sul Cagliari ha ridato vigore alla squadra dopo settimane di prestazioni di livello a cui è mancata la ciliegina. Il solito Torino formato venerdì sera però ha finalmente coronato una grande prestazione con quella ciliegina chiamata vittoria. In questo successo granata c'è, oltre allo zampino di Adams, quello di Yann Karamoh, autore di una grande prestazione a cui però, in questo caso, è mancata la ciliegina.

Una crescita costante, e il cambio di modulo lo agevola

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Rispolverato dalla panchina dopo la bocciatura di Sanabria, Yann Karamoh ha forse per la prima volta convinto il Torino a puntare su di lui. Arrivato nel 2022 a titolo definitivo per una cifra intorno al milione di euro, col Torino ha collezionato 53 presenze mettendo a segno 5 gol - di cui uno alla Juventus - anche se ancora si aspetta il suo timbro in questa stagione. Dopo un prestito al Montpellier esattamente un anno fa, Karamoh è tornato all'ombra della Mole in estate e con sudore e lavoro ha convinto Vanoli a contare anche su di lui come quarto nella gerarchia degli attaccati per questa stagione. Nel precampionato infatti il francese è stato uno dei più positivi, ma con l'avvio del campionato ha trovato poco spazio: fino alla 14esima giornata infatti aveva collezionato solo 80' in campionato, poi, proprio nella partita contro il Napoli - la prima in cui il Torino ha utilizzato il 4-2-3-1 - Yann ha trovato sempre più minutaggio e fiducia da parte di Vanoli.  Le sue caratteristiche nell'attacco alla profondità sono state apprezzate dal tecnico che lo ha preferito ad un più spento e statico Sanabria come compagno di Adams. Adesso, col definitivo cambio di modulo del Torino, Karamoh è tornato nel suo ruolo naturale, quello che lo ha fatto emergere da giovanissimo all'Inter, ed ha conquistato anche la maglia da titolare, un po' per mancanza di vere alternative in quella posizione, un po' per la bontà delle prestazioni.

Manca la ciliegina e anche la firma...

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Contro il Cagliari Karamoh ha flirtato col gol in più occasioni, ma Caprile, con due interventi prodigiosi, e l'incrocio dei pali gli hanno negato la gioia del gol che manca ormai dal 7 aprile ai tempi del Montpellier. La crescita del francese nelle ultime settimane però è evidente anche per il numero di occasione che riesce a creare - e a non finalizzare: contro il Cagliari è quello che ha calciato più volte verso la porta (4 volte) insieme a Che Adams, ma anche nelle precedenti partite ha sempre avuto almeno un'occasione per segnare (1.2 xG di media a partita). A Yann manca dunque il gol e al Toro mancano i suoi, ma con queste prestazioni a tutto campo c'è fiducia che possano arrivare presto. Di questo ha parlato anche Cairo nel post partita, elogiando la prestazione del classe '98 ex Inter e Parma soprattutto in fase difensiva. Le buone prestazioni di Karamoh hanno anche acceso i riflettori sul suo possibile rinnovo del contratto: la scadenza è fissata al 30 giugno 2025, quindi tra 6 mesi, e se pochi mesi fa, il rinnovo era difficilmente prevedibile, oggi è salito fra le prime righe dell'agenda granata. Nel post Torino-Cagliari i giornalisti hanno pizzicato il Presidente a riguardo che, a domanda precisa sul rinnovo, ha solo annuito e sorriso senza dare la certezza della firma. Una cosa però è certa: Vanoli e l'ambiente granata hanno apprezzato il suo non darsi mai per vinto anche quando il giovane Njie sembrava averlo superato nelle gerarchie. Col lavoro sodo in settimana e la sua serietà ha conquistato il tecnico e oggi rappresenta una risorsa per il Torino.

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