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FOCUS

Torino, la difesa è un rebus tra mercato, scadenze e infortuni

Alessandro Balbo
Un focus sul futuro della difesa granata. Il reparto difensivo, perno della stagione appena conclusa, rischia di esser smantellato.

Il Torino della stagione 2023\2024 sarà certamente ricordato, al netto di tutto, per la sua ottima tenuta difensiva. La retroguardia granata però è a rischio smantellamento, con molti giocatori in scadenza e alcune voci di mercato, il Torino rischia di ripartire da un reparto orfano dei suoi leader attuali. Questa sessione di mercato dirà molto in tal senso.

Chi può partire e chi è già ai saluti

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La difesa granata è stato il punto forte della stagione che si è appena conclusa. Per ricapitolare, solamente 36 gol subiti, 18 clean sheet e quarta miglior difesa della Serie A. Un muro quello granata che rischia di frantumarsi in questa sessione di mercato. Partendo da chi è già con le valige in mano, Rodriguez e Djidji non rinnoveranno il proprio contratto. Soprattutto lo svizzero è stato un caposaldo nel braccetto di difesa granata giocando ben 35 gare, di cui 34 da titolare. Tra le riserve, anche Lovato è ai saluti e non verrà riscattato, infatti il suo contributo è stato minimale ed emergenziale. Infine, il grande tema dell'estate sarà quello di Buongiorno, con il vice-capitano granata tentato dalle sirene delle big. Il Torino rischia di perdere il suo totem difensivo, e non solo. Con il nuovo allenatore molte decisioni saranno sciolte.

Chi rimane e su chi puntare

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Capitolo diverso su chi rimarrà in granata. Certa è la permanenza di Sazonov, seppur il giocatore non abbia ancora dimostrato di reggere il livello della Serie A. Anche Masina rimarrà, o meglio, verrà riscattato per un milione di euro dall'Udinese. Il giocatore si è rilevato un valido gregario, ma affidargli la difesa nel lungo periodo si potrebbe dimostrare rischioso. Anche Vojvoda sarà confermato, ma il suo impiego è più sulla fascia che nel trio di difesa. Esattamente come Tameze, jolly utilissimo, che tonerà nel suo ruolo naturale in mediana. C'è poi Dellavalle, il giovane canterano granata  può essere un buon elemento per la prossima stagione, ma ogni decisione su di lui verrà presa dopo il ritiro a Pinzoglio. Infine, il vero elemento su cui puntare il Toro lo ha in casa, ossia Schuurs. L'olandese è alle prese con il recupero dalla rottura del crociato, i tempi di ripresa si stanno allungando e prima di settembre difficilmente il giocatore rivedrà il campo. Per questi motivi intervenire sul mercato sarà necessario, se il Torino vorrà ripartire dal reparto in cui ha reso meglio in stagione.