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Torino, la gestione del bilancio e delle spese: un andamento ciclico

Torino, la gestione del bilancio e delle spese: un andamento ciclico - immagine 1
L'andamento del mercato granata è ciclico: dopo esercizi finiti con un bilancio in negativo, c'è sempre l'obiettivo di rientrare
Roberto Ugliono Caporedattore settore giovanile 

Se in un esercizio commerciale il passivo è importante, l'anno seguente il Torino cerca di rientrare. È ciclico. Il mercato di plusvalenze e gestione più accurata delle spese per giocatori in entrata di questa stagione era anche prevedibile in base all'andamento delle ultime annate. La strategia è chiara ed è volta all'autosostenibilità, come più volte spiegato dal club. Così come lo stesso Cairo ha spiegato quale debba essere la filosofia dei granata sul mercato: "Non è il prezzo di acquisto che garantisce il risultato, ma il rendimento di un giocatore. Cifre contenute per Maksimovic, Bremer, Lukic e Peres sono state mosse azzeccate: sono diventati colonne granata".

Torino e la gestione del bilancio: gli ultimi anni

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Dal 2019 a oggi il trend è stato chiaro, dopo un bilancio in negativo perché gli acquisti hanno superato le entrate per le cessioni, poi il lavoro è stato mirato per rientrare. Nel 2019/20 e nel 2020/21 il Torino aveva speso più di quanto avesse incassato, quindi nel 2022/23 erano state maggiori le entrate rispetto alle uscite. Poi arriviamo alla scorsa stagione: 16.75 milioni dalle cessioni e 45.4 dagli acquisti. Circa 30 milioni in negativo da cui il club doveva rientrare e così si arriva al mercato di questa estate in cui le spese non sono state esorbitanti, ma bensì calibrate con acquisti dalla fattibilità economica (per intenderci nessuna spesa importante alla Vlasic o alla Ilic). Il rovescio della medaglia sono le cessioni, due nello specifico e molto importanti, che hanno portato 55 milioni circa nelle casse granata.

Torino, la gestione del bilancio e delle spese: un andamento ciclico- immagine 2

Giustamente la rabbia dei tifosi è rivolta al veder partire giocatori importanti per la rosa, perché il tifoso deve fare il tifoso e non il contabile di un club. La società, però, da un certo punto di vista sta operando in una direzione chiare: essere autosostenibile. Quindi dopo un anno di grandi spese, ci sarà spesso un'altra con più introiti dalle cessioni che di uscite dagli acquisti. Adesso i granata lavoreranno per trovare i nuovi Maksimovic, Bruno Peres o Lukic, per citare i casi presi a modello da Cairo. L'obiettivo saranno giovani a basso prezzo da far crescere e valorizzare, così da costruire la squadra del futuro.