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L'Europa è a 5, ma soprattutto c'è convinzione nei propri mezzi
"Una in meno, ne restano nove. Il mini-campionato di 10 partite che il Torino deve affrontare per tentare di raggiungere il sogno europeo è cominciato come meglio non poteva: vittoria a Bergamo e due punti recuperati sul sesto posto.
"OBIETTIVI CENTRATI Il sabato della vigilia di Pasqua ha fornito al Toro molte delle risposte che si cercavano: c'è stato il giusto cinismo nell'affrontare una trasferta complicata nella quale la squadra di Ventura aveva tanto da perdere e si è sfruttato al meglio il turno di campionato favorevole. Tutto è andato per il verso giusto. C'è stato come sempre il collettivo, ma hanno brillato anche i singoli: Quagliarella ha inventato dal nulla, come sa fare lui, un gol importantissimo che ha sbloccato una partita complicata. Non sarà Immobile, però i gol in campionato sono già 11 e il bomber di Castellamare è salito al settimo posto della classifica marcatori, secondo miglior italiano dopo Toni: diciamo che c'è di peggio. Poi c'è Capitan Kamil, condottiero della difesa e ormai vero rapace d'area sui calci d'angolo: se c'è un tiro dalla bandierina la sua zampata non manca mai. L'Atalanta è stata una bestia dura a morire ma i granata come a Parma hanno sfruttato senza pietà le occasioni avute ed è così che si comporta una grande squadra.
"NUOVA MENTALITA' Nel girone di ritorno dopo 10 partite disputate il Torino è terzo, con quattro punti in meno di Juventus e Lazio e una media esatta di due punti a partita. Soprattutto ha acquisito nel corso di questa stagione una nuova mentalità: c'è ormai la consapevolezza di essere una squadra di livello, che può vincere in qualsiasi campo. Lo ha detto lo stesso Ventura dopo la partita: "Il Toro è diverso, più maturo". Una volta le partite in cui i granata erano favoriti regalavano brutte sorprese, adesso invece il Torino molto spesso vince le partite che deve vincere: una qualità che sembra banale ma non è da poco, ad esempio è proprio quello che manca al Napoli. I granata sono a 5 punti proprio dai partenope, che in teoria doveva giocare per lo scudetto; il lavoro fatto da allenatori e giocatori è stato incredibile, il gruppo Toro ormai si sta affermando come una realtà della Serie A. Una grande stagione può essere casuale, due no.
"TESTA ALLA ROMA La prossima tappa sarà la Roma, da ospitare di fronte ad uno Olimpico di Torino che si spera sarà gremito, perché questi ragazzi lo meritano. I giallorossi sono in ripresa ma non hanno ancora ritrovato la brillantezza di gioco mostrata lo scorso campionato e all'inizio di questa stagione. I gol arrivano con il contagocce e contro il Napoli solo un super De Sanctis ha salvato i tre punti. Fare punti domenica sarebbe importantissimo per la classifica perché nuovamente ci saranno due scontri diretti tra rivali dei granata: Napoli-Fiorentina e Milan-Sampdoria. Ci sono ancora 27 punti sul piatto, la corsa continua e anche le avversarie iniziano ad avere di questo Toro lanciato a grande velocità verso l'Europa: il sogno è più vivo che mai.
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